Non si placa il fiume di polemiche intorno all’assistenza educativa scolastica (Aec) nel Comune di Ardea. Il nodo del contendere, lo ricordiamo, è l’interruzione del servizio di assistenza scloastica ai bambini diversamente abili che ha portato, nella giornata di ieri, tantissimi genitori a protestare sotto il Comune (qualcuno è arrivato anche ad incatenarsi) dopo un primo sit-in andato in scena lo scorso 9 gennaio. (e non si escludono nei prossimi giorni ulteriori manifestazioni).
Stamane è stata invece la volta degli operatori: lavoratori e lavoratrici del servizio Aec che oggi hanno sfilato sotto il Comune accompagnati dalle sigle sindacali Usb (con la referente Michela Flores, di Usb lavoro privato Roma) e Cisl Fp (con Massimiliano Morgante, responsabile Cisl Fp Roma terzo settore).
La richiesta, ovviamente, è la stessa paventata nei giorni scorsi: riattivare quanto prima il servizio sospeso al ritorno dalle vacanze natalizie. A mancare, lo ricordiamo, sono però i fondi: spiegava l’amministrazione che “per tale servizio si stanno cercando soluzioni di coperture finanziarie – come per quanto fatto con il trasporto scolastico – per cui sarà inevitabile una interruzione temporanea atta ad esperire tutte le procedure per riavviare il servizio stesso. A tale inderogabile procedura non è stato possibile ovviare in precedenza poiché fino all’accertamento definitivo delle entrate al 31 dicembre era impossibile avviare procedure di gara e tanto meno prevedere proroghe del contratto in essere. Sarà cura di questa amministrazione ridurre al minimo i tempi dell’interruzione”.
Ma i rappresentanti dei lavoratori credono che si possano percorrere altre strade come quella di convocare un tavolo con la Prefettura, l’Anac e la Regione per cercare di ottenere risorse straordinarie e garantire la ripresa del servizio, richiesta quest’ultima poi sottoposta al Sindaco nel corso dell’incontro andato in scena in tarda mattinata. “Dal Comune sono stati disponibili – fanno sapere le sigle sindacali – noi, intanto, ad inizio settimana scriveremo a tutte le istituzioni competenti, Prefettura di Roma, Miur, Anac e Regione Lazio, che ha dei fondi da poter stanziare per il diritto allo studio, per attivare quanto prima un tavolo. Entro una settimana contiamo di organizzare un primo incontro, vogliamo evitare di aspettare i tempi per l’approvazione del nuovo bilancio che, considerando il dissesto, potrebbe arrivare fuori tempo massimo”.
“Il nostro obiettivo è quello di far riprendere il prima possibile il servizio, lavoreremo in sinergia con il Comune per arrivare ad una soluzione”, hanno concluso i sindacati. La tensione però resta altissima.