Zohra, una bambina di otto anni, impiegata come domestica a Rawalpindi, in Pakistan, sarebbe stata torturata a morte dai suoi datori di lavoro per aver accidentalmente fatto volar via i loro pappagalli dalla gabbia. Secondo il primo rapporto di indagini della polizia, l’ultimo giorno di maggio Zohra Shah è stata torturata per “aver liberato accidentalmente due pappagalli dalla gabbia”. La bambina è stata portata dai suoi datori di lavoro in un ospedale di Rawalpindi, ma, a causa delle gravi lesioni al viso, alle mani, sotto la gabbia toracica e alle gambe, Zohra è morta lo stesso giorno.
La polizia ha arrestato entrambi gli accusati che hanno ammesso di aver torturato la bambina perché si era fatta scappare i loro pappagalli. Gli imputati si trovano ora in custodia cautelare.
Quattro mesi fa Zohra Shah, nata in una famiglia povera della città di Kot Addu nella provincia del Punjab, è stata assunta dalla coppia per prendersi cura del loro bambino di un anno. I datori di lavoro le avevano promesso che in cambio avrebbero provveduto alla sua istruzione.
Il rapporto post mortem della bambina ha confermato che Zohra è morta a causa delle ferite inflittegli. Non si esclude che abbia subito anche un’aggressione sessuale, suggerita da alcune ferite alle cosce. La polizia ha inviato campioni da analizzare per confermare o meno la violenza.
Non appena diffusasi la notizia, l’hashtag #JusticeForZohraShah ha fatto subito tendenza su Twitter e in tanti chiedono giustizia per la bambina.
(Fonte: ANSA)