AGGIORNAMENTO:
E’ stata raggiunta la somma necessaria per poter curare Chiarlie, quindi la raccolta fondi è stata bloccata. Chiunque sia invece interessato alla sua adozione può contattare Eva.
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E’ una storia davvero triste, quella di Charlie, cagnolino investito il 15 gennaio. Preso in pieno da un’auto che gli ha spezzato la schiena, il cui conducente, invece di soccorerlo, ha iniziato a inveire cercando chi gli ripagasse i danni fatti alla vettura.
A raccontare la storia di Charlie è Eva, una volontaria che per caso ha assistito all’investimento.
“E’ successo a Tagliacozzo, in Abruzzo. Anche se abito a Roma, vado spesso lì e quel cagnolone lo conoscevo. Era di un uomo che si occupa di cavalli e Charlie era sempre dietro a loro. Entrava e usciva dal cancello dell’abitazione per raggiungere i cavalli. Martedì 15 gennaio, intorno alle 21:30, è uscito dal giardino ed è stato investito. La persona che lo ha investito si è fermato, io vedendo l’incidente anche e mi sono precipitata dal cane. L’investitore, pensando che io fossi la proprietaria, ha iniziato a urlare contro di me chiedendo il risacimento danni perché alla sua macchina, vecchia e malridotta, si era rotta la griglia di plastica. Non pensava assolutamente al cane che si contorceva e lamentava per il dolore. Era tutto sanguinante”.
Sentendo l’uomo urlare chiedendo i soldi per riparare l’auto, Eva decide di chiamare i carabinieri e la Asl per far soccorrere il cane.
“Sono arrivati i carabinieri e la Asl, e il veterinario si è accorto che il cane era senza microchip o medaglietta e ha pensato fosse un randagio. In realtà Chiarlie non era una cane randagio, aveva un padrone che lo teneva senza microchip o tatuaggio. Era un cane che seguiva i cavalli che si trovano a Tagliacozzo, andava e veniva dal giardino della sua casa, molto affettuoso e socievole con tutti. Subito dopo l’incidente il padrone, sentendo che l’investitore chiedeva il risarcimento danni e temendo una multa perché non lo aveva microchippato, ha preferito rinnegarlo. Il cane è quindi stato portato in canile, senza però essere seguito dal veterinario per una visita accurata”, ha spiegato Eva.
“Non me la sono sentita di abbandonare così quella povera bestiona – ha proseguito la volontaria – quindi l’indomani mi sono recata al canile per vedere come stava. La mattina è stata fatta una visita, senza ecografia o lastre. Questo ha comportato un’errata dignosi, perché per il veterinario si trattava di una semplice contusione, quando invece c’era una brutta frattura. La mancata cura ha fatto peggiorare le condizioni di salute del cane, che adesso è in uno stato davvero pietoso. Io andavo tutti i giorni a farlo mangiare, perché da solo non ci riusciva. Charlie è rimasto quasi una settimana fermo per terra, adagiato su sulla stessa coperta sporca, piena della pipì che si faceva addosso, visto che non riusciva ad alzarsi per farla. Questo gli ha procurato piaghe profonde e un’infezione della vescica, perchè il cane non riusciva a svutarla completamente a causa del fatto che non riusciva a muoversi bene. Inizialmente aveva ancora la sensibilità alle zampe, ma restando così per tutto quel tempo è peggiorato tantissimo”.
A seguito delle insistenze della signora e del marito, finalmente sabato, 4 giorni dopo l’investimento Chiarlie viene portato a fare delle lastre.
“Ce lo hanno portato dentro una carriola, nonostante i pianti di dolore della bestiola. Dalle lastre si è evidenziata la frattura ma, visto che nel weekend il canile non ha a disposizione il veterinario, la visita doveva essere effettuata il lunedì. Ho iniziato a urlare che avrei preso io il cane per portarlo in una clinica a Roma per fargli avere le cure necessarie. Ma, nonostante le mie insistenze, il cane mi è stato consegnato solo lunedì”.
E farselo dare non è stato semplice.
“Io e mio marito lo abbiamo preso in adozione temporanea solo per poterlo togliere dal canile e portarlo a curare, ma non potrò tenerlo, io sono una volontaria che si occupa di tutti gli animali abbandonati. E’ stato davvero difficile farselo consegnare, perché a quanto pare avrebbero preferito mandarlo all’università di Teramo per farlo studiare. Mi chiedo se da vivo o da morto… Ho dovuto firmare dei fogli in cui garantivo che avrei portato il cane in clinica, ma nello stesso documento non hanno voluto mettere né la data dell’incidente né quella delle lastre, fatte dopo 4 giorni di sofferenza. Mentre aspettavamo che ci consegnassero il cane, mio marito è stato investito da un’auto davanti al canile: è stato portato in ambulanza al pronto soccorso e adesso ha anche lui problemi alla schiena e alle gambe, sta ancora con le stampelle”.
Portato a Roma, Charlie è stato affidato alle cure dei veterinari di una clinica privata, ma per poterlo operare servono 3000 euro che Eva non ha.
Per questo è stato lanciato un appello: si cercano fondi da versare direttamente sul conto della clinica fino al raggiungimento della somma necesseria per le cure.
Charlie ha il midollo interrotto, occorre riposizionare la schiena per facilitare un possibile recupero con la fisioterapia.
“I veterinari – spiega Eva – stanno anche valutando di lasciare temporaneamente la schiena temporaneamente così, senza intervento. Questo perché operandolo subito serve poi tempo prima di poter iniziare la fisioterpia. Ma, per evitare che i muscoli, che hanno già perso tono, vengano compromessi per sempre, i medici devono valutare se è meglio prima procedere con la fisioterapia e far recuperare i muscoli al cane e solo in un secondo tempo operarlo. Da qualche giorno hanno iniziato la fisioterapia attraverso i massaggi, per cercare di rinforzare la muscolatura. In seguito verrà invece fatta quella in acqua”.
Di seguito pubblichiamo il post messo su Facebook per cercare di raccogliere fondi:
#ROMA 😥GLI HANNO SPEZZATO LA SCHIENA IN DUE PARTI, CHARLIE TREMA DAL DOLORE, IN CANILE E’ FINITO DOPO ESSERE STATO INVESTITO. LA CLINICA A ROMA SUD TENTERA’ L’INTERVENTO, NOI NON ABBIAMO I SOLDI 3000 euro😥 (metto preventivo nei commenti) CHARLIE NON LO POSSIAMO SALVARE SENZA DI VOI, NON DATECI SOLDI, VERSATE IN CLINICA😥 CAUSALE “SOS CHARLIE TAGLIACOZZO”
IBAN IT 90N0312703203000000002552 VETERINARIA ROMA SUD SRL C.FISCALE E P.IVA 06622531009 BANCA UNIPOL
Per maggiori informazioni è possibile contattare direttamente Eva al numero 3405300852