Il sito Regione Lazio è stato hackerato. Durante una conferenza stampa, Nicola Zingaretti ha spiegato il punto della situazione: “Stiamo difendendo in queste ore la nostra comunità da questi attacchi di stampo terroristico. Il Lazio è vittima di un’offensiva criminosa, la più grave mai avvenuta sul nostro territorio nazionale”.
Il nuovo attacco hacker
Un nuovo attacco hacker, avvenuto tra domenica e lunedì, non avrebbe prodotto “ulteriori danni”: “Nella notte tra domenica e lunedì c’è stato un nuovo tentativo, che è stato respinto e non ha prodotto danni ulteriori. L’esito dell’offensiva è stato quello di aver introdotto un virus che ha bloccato una parte importantissima dell’erogazione dei servizi del servizio regionale sanitario.”
La situazione
Al momento sono ferme le prenotazioni per visite ambulatoriali, visite specialistiche tramite Cup e Recup e vaccino. Le prenotazioni dovrebbero essere ripristinate nell’arco di 10 giorni, secondo l’assessore D’Amato. “La campagna vaccinale sta procedendo e proseguirà regolarmente, non c’è stata nessuna interruzione e non ci sarà nei prossimi giorni. L’attacco Hacker non è riuscito a bloccare la campagna vaccinale del Lazio. Ringrazio tutti i nostri operatori che si stanno impegnando per garantire tutte le somministrazioni. Chi è prenotato, può andare tranquillamente nei centri vaccinali. Ringrazio il Commissario Figliuolo per la disponibilità che ci ha dato nel garantire il supporto nel trasferimento dei flussi nell’anagrafe vaccinale nazionale. Non ci fermeremo di fronte a questo attacco”, ha dichiarato l’assessore.
D’Altra parte, Zingaretti ha spigato cosa sta realmente accadendo al sistema: “Il sistema al momento è spento per consentire la verifica interna del sistema e soprattutto non è possibile riaccenderlo per evitare il propagarsi di ulteriori danni. Gli attacchi sono ancora in corso e quindi è importante difendere il sistema. La situazione è molto seria e molto grave. Abbiamo coinvolto tutti i livelli investigativi dello Stato. Ci scusiamo fin da ora con i cittadini, che subiranno ritardi e lentezze. Stiamo lavorando perché siano risolti nel più breve tempo possibile. È in corso un’attività per migrare su cloud esterni i servizi essenziali e renderli operativi il prima possibile. Sono state rilevate operazioni e attacchi che arrivano dall’estero. Non è stata formalizzata alcuna richiesta di riscatto.”