Il capitolo AstraZeneca sembrava chiuso, ma invece a distanza di mesi da quella sospensione e poi raccomandazione di somministrare il siero agli over 60, si torna a parlare del vaccino made in Pomezia-Oxford. La tragica morte di Camilla, la 18enne che il 25 maggio scorso si era vaccinata con AstraZeneca e che era stata ricoverata d’urgenza con una trombosi del seno cavernoso, ha riacceso i riflettori sull’inoculazione del vaccino sui più giovani. E mentre molte Regioni (come la Campania) hanno deciso di fermare gli Open Day, altre come il Lazio stanno continuando, in attesa che dal Cts si faccia chiarezza.
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AstraZeneca, il parere del Cts
“Il vaccino AstraZeneca può dare fenomeni di trombosi associati a un abbassamento delle piastrine. Proprio per questo c’era stata una raccomandazione per un uso preferenziale sugli over 60. Adesso lo scenario epidemiologico è cambiato, con la vaccinazione siamo in una fase più favorevole e si è aperta una riflessione nel Cts e un confronto con l’Aifa. Nelle prossime ore – ha spiegato Franco Locatelli, coordinatore del Cts, a Porta a Porta su Rai 1 – ci sarà un parere e nessuno deve dubitare che vengano minimamente sottovalutati segnali di allerta rispetto ai profili di sicurezza”.
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E in effetti, negli ultimi giorni (ma non solo) molti esperti (come la dottoressa Antonella Viola) avevano sconsigliato i vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson ai più giovani, specialmente alle donne. Tra pareri contrastanti, dubbi e Open Day che continuano, seppur – lo ricordiamo – l’adesione resta su base volontaria.
AstraZeneca, seconda dose con un altro vaccino?
Chi si è vaccinato con AstraZeneca e deve fare la seconda dose, ora si sta domandando come e cosa cambierà dopo il parere del Cts. In realtà, non ci sono ancora studi certi sull’efficacia del mix di vaccini e in Italia, come chiarisce l’AIFA, “non ci sono dati sull’intercambiabilità. Chi si sottopone alla vaccinazione della prima dose con Vaxzevria (AstraZeneca, ndr) continuerà a utilizzare il medesimo vaccino anche per la seconda dose”. Intanto, Germania e Francia hanno dato il via libera al richiamo con Moderna e Pfizer per gli under 55, che hanno ricevuto AstraZeneca.
Favorevole al mix di vaccini sembra essere Sergio Abrignani, immunologo e membro del Cts, che in un’intervista al Fatto Quotidiano ha spiegato che usare due sieri non comporta rischi, anzi è immunologicamente molto superiore. “Clinicamente – ha dichiarato – non ci aspettiamo nessun effetto collaterale. L’Oms ha suggerito cautela, non perché si aspetti più rischi, ma perché la regola nel mondo occidentale è che dovrebbe esserci una sperimentazione clinica controllata”.
AstraZeneca in Italia: il nodo del richiamo
E mentre il dibattito resta aperto, in Italia bisognerà fare chiarezza quanto prima sul richiamo. I giovani ai quali è stato somministrato AstraZeneca cosa devono fare per la seconda dose? Come spiega l’Adnkronos, per Walter Ricciardi, consulente del ministro della salute, la seconda somministrazione deve essere fatta con lo stesso vaccino: “In questo momento chi ha fatto la prima dose con un vaccino è bene che faccia la seconda dose con lo stesso vaccino. Ciò perché le prove sperimentali che hanno portato all’approvazione di questi vaccini sono state fatte sulla somministrazione di due dosi per lo stesso vaccino e hanno dimostrato adeguate condizioni di sicurezza e di protezione” – ha dichiarato.