Il colosso farmaceutico procederà al ritiro delle autorizzazioni all’immissione in commercio del vaccino Vaxzevria.
AstraZeneca ha sottolineato che ora esistono diverse nuove opzioni di vaccini adattate per affrontare le varianti di Covid-19, il che ha portato a una diminuzione della domanda per il vaccino AstraZeneca, che non viene più prodotto o fornito.
AstraZeneca ritira il suo vaccino contro il Covid
AstraZeneca ha avviato il ritiro mondiale del suo vaccino contro il Covid-19, noto come Vaxzevria, motivando la decisione con la mancanza di domanda e l’eccedenza di vaccini attualmente disponibili sul mercato. Il colosso farmaceutico ha spiegato che, visto lo sviluppo di numerosi vaccini più aggiornati contro il coronavirus, si è arrivati a un surplus di offerta rispetto alla richiesta. Di conseguenza, la domanda per il vaccino AstraZeneca è diminuita, e ora non verrà più prodotto né fornito.
La decisione di ritirare il vaccino segue una nota ufficiale dell’azienda datata marzo, in cui veniva annunciato lo stop alla commercializzazione del vaccino nell’Unione europea. Martedì scorso, l’Agenzia europea per i medicinali ha emesso un avviso secondo cui il vaccino non è più autorizzato all’uso.
Il vaccino AstraZeneca è stato oggetto di controversie a causa di unraro ma grave effetto collaterale noto come trombosi con trombocitopenia (TTS). Questa sindrome si è verificata in circa due o tre persone su 100.000 vaccinate con Vaxzevria. Nel Regno Unito, i parenti di cittadini britannici morti per coaguli del sangue collegati al vaccino hanno intentato una causa legale contro l’azienda farmaceutica, sostenendo che il vaccino può causare complicazioni potenzialmente fatali.
Il vaccino AstraZeneca ha svolto un ruolo cruciale nella lotta globale contro il Covid-19. Nel primo anno di utilizzo, si stima che abbia salvato oltre 6,5 milioni di vite e che siano state somministrate oltre 3 miliardi di dosi in tutto il mondo. Tuttavia, la disponibilità di vaccini più recenti ha portato alla decisione di ritirare il Vaxzevria.