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AS Roma, dipendente licenziata: la FIGC ascolta il compagno della donna, cosa rischia chi ha diffuso il video

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Roma Trigoria

Roma, l’inchiesta continua: la dipendente licenziata è stata ascoltata dalla FIGC, chi ha diffuso il video rischia squalifica e multa.

Trigoria Roma
Il Centro Sportivo Fulvio Bernardini messo a soqquadro

La Roma si prepara ad affrontare le prossime sfide tra campionato e coppa dopo la sosta Nazionale, ma il caso mediatico riguardo la dipendente licenziata a seguito di un video intimo diffuso contro la sua volontà continua. L’Associazione Sportiva, in questo caso, si difende chiarendo la posizione necessaria: “La dipendente – si legge nel comunicato – è stata allontanata a causa di quanto emerso nel video.

Ovvero la richiesta di favoritismi in sede lavorativa. Non ha niente a che vedere la diffusione di contributi personali”. Come dire: le ragioni per cui è stata allontanata sono altre. La diatriba legale, però, non è finita perchè la donna – ex dipendente che si occupava della foresteria di Trigoria tramite un’agenzia interinale – è stata ascoltata dal Procuratore Chin per capire la condotta da adottare nei confronti del ragazzo che ha diffuso il video.

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AS Roma, indagini in corso: ascoltata la dipendente licenziata 

Il calciatore della Roma Primavera, all’epoca dei fatti, era minorenne. Questo può essere determinante, ma non in chiave di sentenza. Se i fatti fossero confermati, il tesserato rischia una lunga squalifica più una multa salata secondo l’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva. Poi si sfocerebbe anche in altro: revenge porn e violazione della privacy i reati contestati. Ascoltata in tal senso anche l’AS Roma con una delegazione di rappresentanza.

Il Centro Sportivo Fulvio Bernardini

La volontà comune è fare luce su questa vicenda. La società si smarca dalle accuse vessatorie arrivate dopo il licenziamento della donna: “Frutto di una campagna denigratoria nei nostri confronti – afferma la società – dobbiamo difendere i nostri interessi”. La situazione continua e persiste la possibilità di arginare il fenomeno del revenge porn, ma senza cambiare la decisione sul destino della donna. Intenzionata comunque ad avere giustizia. 

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