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Ardea, vandali ancora in azione alla scuola di via Campo di Carne: istituto devastato (FOTO)

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Terzo assalto dei vandali alla scuola di Via Campo di Carne a Tor San Lorenzo, Ardea. Dopo le ‘visite’ degli scorsi 17 e 18 luglio, ignoti hanno di nuovo violato il plesso mettendone letteralmente a soqquadro i locali: sarebbero infatti almeno 10 le aule devastate con porte, finestre, lampade, banchi e sedie completamente distrutti. Parte del mobilio è stato addirittura gettato dalle finestre. Vandalizzati senza alcuna remora anche i lavori realizzati dagli studenti, scaraventati a terra o finiti vittima della furia sconsiderata dei criminali. Sull’episodio, soltanto l’ultimo in ordine di tempo come visto, è intervenuto in questi minuti il Sindaco di Ardea con la seguente nota. 

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Ardea, atto vandalico alle scuole di Campo di Carne; Savarese: Da oggi installazione telecamere

“Ho imposto la velocizzazione dell’iter dell’installazione delle telecamere nelle scuole. Quanto accaduto la scorsa notte ha dell’incredibile proprio perché si tratta di un gesto orribile nei riguardi dei ragazzi, degli insegnanti, della comunità. A un certo punto lo Stato deve farsi sentire ed è doveroso che la priorità delle priorità ora sia la scuola. Da questo pomeriggio si installano le telecamere. Ora, basta”. Lo ha detto il sindaco di Ardea Mario Savarese riferendosi a un nuovo attacco vandalico che ha colpito l’istituto comprensivo di via Campo di Carne. Sono stati rotti vetri e controsoffiti. Sono stati messe a soqquadro le aule. “Ho il forte sospetto che questi siano atti fatti per destabilizzare – ha aggiunto – Oggi ho fatto con i dirigenti comunali una riunione dove abbiamo chiarito una posizione netta e tempestiva. Ho chiesto ai carabinieri un’attenzione in più. E’ giusto che tutto questo finisca. La priorità delle priorità è la scuola. Per anni abbiamo subito un lassismo che ha portato migliaia di euro di danni. Ora, in meno di un mese – anche se con l’animo a pezzi – abbiamo affrontato il problema, sperando sia una soluzione che metta un punto a questa orribile parentesi”.

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