Trovato oggi un delfino spiaggiato sull’arenile di Marina di Ardea. La triste segnalazione è giunta alla CP di Torvaianica mentre sul luogo dello spiaggiamento è intervenuto il dott. Gaetano Saporito dell’ASL RM 6 in contatto telefonico col Dr. Valerio Manfrini. Quest’ultmo è un biologo marino che da oltre 20 anni si occupa di cetacei e tartarughe, collaborando inoltre con diverse associazioni di settore, reti di recupero, come TartaLazio e con Capitanerie di Porto laziali.
“È un maschio adulto di tursiope, nome scientifico Tursiops truncatus, una specie molto comune nel Mediterraneo e non solo. Si tratta del secondo cetaceo spiaggiato nel Lazio dall’inizio dell’anno. Un numero questo inferiore alla media regionale degli spiaggiamenti di cetacei degli ultimi 3 anni, considerando lo stesso arco temporale.
Allo stato attuale non è possibile risalire alle cause di morte soprattutto perché non ci sono segni evidenti sul corpo che possano aiutare in questo. La necroscopia – quando lo stato di conservazione della carcassa lo consente ovvero non è troppo decomposta come in questo caso – consentirà di capire la causa o le cause di morte. L’esemplare, infatti, sarà trasportato all’Istituto Zooprofilattico Lazio e Toscana. Spesso gli esemplari di cetacei e tartarughe muoiono in mare per varie cause, soprattutto dovute alla presenza e alle attività dell’uomo, e i corpi possono andare alla deriva per molto tempo. Le mareggiate e il moto ondoso poi li spingono sulla costa, ma ovviamente non hanno determinato la morte degli animali.
Colgo l’occasione per ricordare che chiunque trovi un esemplare di cetaceo o di tartaruga, vivo o morto, deve chiamare immediatamente il numero della Guardia Costiera 1530 che attiverà i soccorsi e il recupero dell’animale. I selfie con animali spiaggiati, a maggior ragione se vivi ma sofferenti, da postare sui social dovrebbero essere evitati tassativamente, mia personale opinione”.
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Spiaggiato ad Anzio un esemplare di tartaruga caretta caretta
Sempre questa mattina a causa di una violenta mareggiata era rimasto spiaggiato ad Anzio, sulla spiaggia Lido dei Pini, un cucciolo di tartaruga caretta caretta fortunatamente in buone condizioni. In entrambi i casi sul posto sono intervenuti i medici veterinari della ASL Roma 6 che hanno disposto il trasferimento del delfino morto- a causa forse di un intossicazione, di una malattia o di un avvelenamento- presso l‘Istituto Zooprofilattico di Roma Ciampino, dove gli verrà effettuata l’autopsia che determinerà con precisione le cause del decesso. Invece il piccolo di tartaruga è stato preso in carico dagli specialisti biologi e veterinari di Tarta Lazio e portato al centro di studio e cura delle tartarughe a Napoli dove verrà visitato, curato e poi rimesso in acqua.
