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Ardea, spostamento degli uffici e problemi all’anagrafe: il sindacato contro Savarese

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Continuano a suscitare polemiche le parole del sindaco di Ardea Mario Savarese nella lunga intervista riguardante lo spostamento degli uffici comunali.

Dopo le varie correnti politiche, adesso a criticare quanto affermato dal Primo Cittadino è il Rappresentante Territoriale CSA RAL Michele Gregis.

“Il Sindaco Savarese, in un’intervista al Corriere della Città rilasciata in merito allo spostamento degli uffici comunali dalla Rocca di Ardea, si è esibito in un classico scaricabarile, in merito al funzionamento dell’Anagrafe, dichiarando che l’emissione delle carte di identità elettroniche procede a rilento, lasciando intendere che la colpa del malfunzionamento possa essere addebitata ai dipendenti comunali”, si legge nella nota stampa.

“Proprio in questa ottica – continua Gregis – afferma che nei 250 mq dell’ufficio lavorano 14 dipendenti, dimenticando di dire che in realtà di quei 14 dipendenti del Servizio Demografico, solo 5 sono effettivamente addetti all’Anagrafe e che i 14 dipendenti non occupano 250 mq, visto che negli uffici sono conservati gli archivi dell’Anagrafe, dello Stato Civile, dell’Ufficio Leva, dell’Ufficio Elettorale e di tutte le funzioni statali delegate al Comune in merito alla registrazione e censimento della popolazione.
Il Sindaco parla dell’utenza che aspetta fuori dall’ufficio anagrafe per l’insufficienza degli spazi, ma non spiega il perché le condizioni dell’utenza siano peggiorate da quando egli governa la città di Ardea: i già pochi dipendenti dell’anagrafe (erano 9 quando si è insediato) sono quasi stati dimezzati, e le sedi già insufficienti sono state anch’esse dimezzate. Sicché in spazi già ristretti è stata accentrata tutta l’utenza comportando il collasso del livello di servizio con buona pace delle norme sulla sicurezza dell’utenza e dei dipendenti.
Anziché ripristinare il servizio sospeso a Montagnano, dove una volta a settimana la popolazione della parte più esterna del territorio poteva avere il servizio senza doversi spostare, ha diminuito il personale della Delegazione di Tor San Lorenzo fino a causarne la chiusura, così gli spazi già angusti dell’anagrafe centrale sono oggi letteralmente assaltati.
Onde evitare alla gente di stazionare per ore presso l’ufficio e poi non poter sbrigare le pratiche, è stato organizzato il servizio della prenotazione, che se non garantisce il servizio in tempi brevi (le prenotazioni sono oggi al mese di novembre), se non altro ha evitato ai cittadini file inutili e massacranti”.

“Il Sindaco -continua la nota – anziché offendere il decoro del personale e l’immagine dell’Amministrazione Comunale, di cui lui peraltro è pienamente responsabile governando da oltre un anno, si preoccupi di sovrintendere efficacemente l’organizzazione della macchina amministrativa e reintegrare il numero degli addetti trasferiti in altri uffici, evitando di scambiare i dati sul Servizio Demografico con quelli dell’Ufficio Anagrafe.
Neppure le carenze minori hanno trovato soluzioni visto che non è stato nemmeno riparato lo sciacquone del bagno dei dipendenti o effettuata la sanificazione dell’impianto di condizionamento dell’aria, dimostrando ai dipendenti la più totale mancanza di considerazione ed ostilità”.

“Chiarisca il Sindaco – conclude Gregis – a quale titolo mantiene un atteggiamento di pressione, anziché accorgersi che per fronteggiare le esigenze dell’utenza, i dipendenti non rispettano nemmeno le pause nell’impiego dei videoterminali che servono per evitare i danni alla vista e che potrebbero comportare rivalse a carico delle casse comunali”.

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