«L’amministrazione comunale di Ardea deve fare immediatamente chiarezza sui problemi e sulle criticità inerenti il servizio AEC, l’assistenza educativo e culturale scolastica per i bambini disabili del territorio di Ardea. Dal giorno della chiusura delle scuole a causa della pandemia, infatti, il servizio era stato sospeso. Solo a metà maggio è stato riattivato ma solamente in modalità video: modalità già difficile da seguire per tutti i bimbi, figuriamoci per i bimbi con difficoltà il disagio quanto possa risultare amplificato».
«Quando finalmente, seppur con colpevole ritardo, il Comune di Ardea ha deciso di rimodulare il servizio in ottica domiciliare, ecco ulteriori problemi legata alla carente e precaria informazione sul sito istituzionale in merito all’accesso del servizio stesso. Una realtà che sta causando caos e perplessità all’interno della comunità di Ardea, che chiede chiarezza sulla delicata questione. E quei pochi che stanno aderendo, lo stanno facendo solo grazie alle informazioni prese da associazioni di settore e dai genitori che fanno passa parola. Le modalità per richiedere il servizio sarebbero tramite pec o richiesta protocollata a mano al comune: la prima non tutti ce l’hanno, la seconda non tutti la riescono a fare. Una situazione paradossale».
«Alla luce di tutto questo mi chiedo: se il servizio AEC è un servizio scolastico già attivo per l’anno in corso, perché tanta perdita di tempo? Perché è il genitore a dover richiedere un servizio quando le famiglie dovevano solo essere contattate per decidere se scegliere un servizio domiciliare o mantenere un servizio video? Perchè non è stata la scuola o la cooperativa stessa a contattare le famiglie? Premetto che ancora non tutti i genitori dei bambini disabili sono a conoscenza della possibilità di aderire ad un servizio domiciliare, ed alcuni nemmeno per il servizio in modalità video. Urgono risposte concrete e subitanee dal sindaco e dalla giunta di Ardea». Così, in una nota, Lorena Clazzer, responsabile del Dipartimento Sociale del comitato “Cambiamo Ardea”