Caso Manzù ad Ardea, ora c’è anche una mozione urgente presentata dai consiglieri di minoranza Roberta Virgili, Raffaella Neocliti, Massimiliano Giordani, Riccardo Iotti, Edelvais Ludovici, Montesi Maurice e Alfredo Cugini.
L’opposizione chiede dunque all’amministrazione di impedire quanto sembra essere invece imminente: ovvero il trasferimento delle spoglie del maestro Giacomo Manzù dall’attuale ubicazione, la tomba presso il Polo Museale di Ardea a lui dedicato, all’abitazione privata dell’artista. In mezzo un testamento di cui non si sapeva nulla dove sembrerebbero chiare, per contro, volontà di Manzù, come del resto ribadito recentemente anche dal primo cittadino rutulo Mario Savarese.
Ardea, l’associazione Latium Vetus: ‘Inaccettabile il trasferimento delle spoglie di Manzù’
Da qui il nodo della questione: il trasferimento infatti farebbe perdere ad Ardea il suo più illustre cittadino dato che l’abitazione privata di Manzù ricade, al contrario di quanto riportato erroneamente nel testamento ‘della discordia’, sotto il Comune di Aprilia. Colle Manzù non è Ardea, ma Aprilia per l’appunto e l’accesso alla Villa è nel territorio pontino così come la Fondazione che porta il suo nome, sita in Via Apriliana 1. Contrari allora a questo scenario ci sono le varie associazioni del territorio, come Latium Vetus o il Comitato popolare «Pace per Manzù» ad esempio, e la parte di minoranza della politica di Ardea che ora chiede di discutere una mozione in consiglio comunale.
Caso Manzù, la mozione dei consiglieri di minoranza
L’opposizione, ricordando di come non sia la prima volta che viene intentata un’operazione del genere, chiede di «impegnare il Sindaco e l’amministrazione a mettere in campo ogni azione possibile a contrastare l’ipotesi di un trasferimento delle spoglie del maestro Giacomo Manzù dall’area museale di Via Laurentina».
Al contempo chiede di «avviare un’azione amministrativa e di programmazione utili alla valorizzazione del Museo Manzù» oggi non adeguato, si legge ancora, alla fama mondiale dell’artista. Un caso spinoso insomma, che sembra ripresentarsi ciclicamente (celando quali interessi?) ma che in particolare quest’anno rischia di caricare di tensione la ricorrenza, ormai prossima, del 25 maggio, dove verrà festeggiato ad Ardea il cinquantesimo anniversario della fondazione del museo dedicato all’artista. La domanda è: con quale spirito? E sopratutto: come si concluderà questa storia?