Si è svolta ieri la conferenza dei servizi per variante all’autorizzazione di un impianto di digestione anaerobica per la produzione di biogas finalizzato all’upgrading a biometano da Forsu da realizzarsi in loc. Pescarella (Ardea) dalla società Suvenergy.
“Vogliamo ringraziare innanzi tutto i convocati presenti che hanno presentato le loro osservazioni ostative”, ha dichiarato Elvira Marinelli del Comitato Ribelli di Montagnano che ha presenziato anche con Aldo Garofolo e Giancarlo Ceci ed il segretario Pier Luigi Rinaldi; l’Associazione Latium Vetus nella persona di Giacomo Castro; la ASL RM6 nelle persone di Margherita Ruiu e Marco Valentini nonché il Comune di Ardea nelle persone di Sonia Modica e Fabio Nobili”.
NO AL BIOGAS: SENSAZIONI POSITIVE DA PARTE DELLE ASSOCIAZIONI
“Da quanto emerso dalla Conferenza e dalle dichiarazioni di tutti i presenti sussistono buoni presupposti per archiviare una volta per tutte questo tipo di impianti sul territorio”, aggiunge ancora Marinelli; “primo per tutti, il Vincolo paesaggistico ratificato dal MIBACT; oltre a tutte le dichiarazioni ostative riguardanti l’impianto: l’incoerenza nella valutazione del traffico, il bilancio idrico; l’inadeguatezza nella valutazione e caratterizzazione dell’area interessata, la destinazione finale del compost dall’area geologicamente inserita in quella sismica del vulcano di Albano, la vocazione turistico-culturale che l’attuale amministrazione intende perseguire ed ampliare, la tutela dell’agricoltura e per ultimo ma non meno importante i tanti siti dannosi a rischio Seveso che già circondano Ardea”, è la sintesi finale emersa a margine della seduta.
I proponenti hanno, per contro, richiamando in particolar modo la precedente autorizzazione rilasciata dal Comune di Ardea nel 2016 e avvalendosi dell’Art.25 del PRG cercando di respingere le osservazioni avanzate. Da parte del Comune è stata però ribadita, come visto, la ferma ostatività all’impianto con il richiamo al principio di precauzione.
