Comunque la si pensi politicamente foto del genere, nel 2019 e per una città come Ardea, sono del tutto inaccettabili. Quelle che lo stesso primo cittadino rutulo mostra sono le condizioni (pietose) in cui versa l’archivio comunale della città. Pile di fogli, documenti, faldoni, ammucchiati alla buona e preda di polvere, umidità e quant’altro. Quella nella foto è invece la consigliera del Movimento 5 Stelle Giovannella Riccobono alla ricerca di documentazione utili nell’annosa questione dei consorzi.
«Nonostante siano passati quasi cinquantanni dalla fondazione del Comune di Ardea, ancora oggi spesso ci capita di dover consultare documenti che risalgono ad anni e anni addietro. Ogni giorno ci imbattiamo nella necessità di attuare provvedimenti per questioni rimaste in sospeso da tempo immemorabile e che oggi ci procurano emergenze e talvolta ingenti danni economici. Ricostruire quanto è accaduto in passato diventa un’esigenza imprescindibile», dichiara Savarese.
I problemi risalgono al 2012 quando un incendio, «forse di origine dolosa, distrusse, così si racconta, molti documenti del nostro ufficio tecnico», aggiunge il Sindaco. «Altri documenti, tra cui magari anche copie di quelli andati distrutti, sono “custoditi” nel sottotetto della “casa comunale”. Centinaia di faldoni che portano sul dorso date dal 1970 fin oltre l’anno 2000, ossia quasi quarantanni della storia di questo comune, sono qui gelosamente custoditi … dai piccioni».
Questo dunque il quadro con cui si devono confrontare amministratori, impiegati e dirigenti del Comune. Prosegue Savarese che promette contestualmente un upgrade del sistema di archiviazione per risolvere i problemi: «Gli importanti documenti che sanciscono la nascita di opere pubbliche e private, da cui sarebbe utile ricavare le informazioni atte a ristabilire la legalità sull’enorme quantità di abusi tollerati o ignorati in passato, sono in pratica quasi inutilizzabili. Per nostra fortuna ci viene in soccorso la tecnologia. In questi giorni abbiamo acquisito un nuovo sistema gestionale che ci consentirà di condividere tra gli uffici tutti gli atti prodotti nell’ultimo decennio. Ogni determina, ogni documento, qualunque informazione utile allo svolgimento del lavoro nell’Ente, sarà condiviso e accessibile. Il nuovo software gestionale semplificherà di molto le procedure che oggi richiedono tempi spesso troppo lunghi, ed eliminerà in gran parte l’utilizzo della carta. Tutto sarà gestito e archiviato in cloud. Quest’amministrazione punta molto su questo progetto. La transizione è già iniziata – il cambiamento è in atto».