La Regione Lazio approva e “sponsorizza” il progetto presentato in Europa dal Comune di Ardea volto a valorizzare il territorio e l’area archeologica del Castrum Inui.
È un primo passo essenziale che ci lascia ben sperare nel favore del Parlamento europeo che valuterà in autunno il progetto presentato grazie al lavoro svolto dal dott. Fabio Nobili e che ha trovato, nella entusiastica collaborazione del consigliere Alessandro Mari, un importante aiuto. Le cose buone sono buone e basta. Sono particolarmente soddisfatto di questo primo traguardo raggiunto e confido che presto l’intera area possa essere eretta a “patrimonio naturale” e valorizzata nella sua peculiarità naturalistica. La foce dell’Incastro è messa al centro di una serie di interventi di tipo conservazionistico che è rappresentato dalla prima fase del progetto che abbiamo appena inoltrato in ambito Europeo a cui seguiranno altre realizzazioni progettuali di rivalutazione naturalistica con un centro studi ed un area congressuale in maniera da creare un centro archeologico e naturalistico aperto alle scuole locali, agli studenti, ricercatori nazionali e internazionali. Il focus è quello di far diventare quest’area, un polo di attrazione di grande interesse archeologico e naturalistico, forse unico nel distretto di Roma sud e riscattarlo dall’ingiusto degrado in cui è precipitato per effetto di una scellerata antropizzazione passata.
Ardea: Castrum Inui patrimonio archeologico e naturalistico
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