“Posso affermare con soddisfazione mia e di tutta l’amministrazione che il servizio Aec, per i ragazzi disabili del territorio, sarà ripristinato al più presto, per tutti coloro che ne hanno diritto, e sarà garantito fino alla fine dell’anno, grazie anche al senso di responsabilità della giunta, che si è tagliata parte delle indennità, e grazie a tagli in altri settori. Abbiamo raschiato il fondo del barile perché per noi, questo servizio, rappresenta una priorità”. E’ quanto dichiara in una nota il sindaco di Ardea Mario Savarese.
“Le precedenti giunte ci hanno lasciato in eredità una pesante e disastrosa situazione economica che ci ha portato a questo punto – prosegue – E sono proprio i responsabili di questa situazione che, invece di andarsi a nascondere, ora si stracciano le vesti, in modo ipocrita, strumentalizzando la questione per tornaconto politico”.
“L’amministrazione però ha lavorato alacremente per trovare una soluzione. Il Comune, infatti, ha conseguito lo sblocco di 500 mila euro, provenienti dalle proprie casse. Questa cifra ci permetterà di erogare il servizio per tutti i ragazzi che ne hanno diritto, fino alla fine dell’anno. Conto di far ripartire l’Aec con procedura di urgenza. Ci impegniamo comunque a reperire altre risorse per il futuro. L’amministrazione si è rimboccata le maniche e ha sempre lavorato nell’interesse dei cittadini per risollevare il bilancio e risolvere il problema Aec. A quanti ci accusano di non esserci mossi prima rispondiamo che lo status giuridico dell’Ente, conseguente alla difficoltà economica, non consentiva di intervenire prima del 31 di dicembre. Ci siamo sempre confrontati con tutte le parti interessate e abbiamo incontrato delegazioni dei genitori, in numerose occasioni, e dei sindacati coinvolti nella salvaguardia dei posti di lavoro degli operatori, al fine di spiegare il motivo della momentanea interruzione del servizio e le tappe che hanno portato a questa criticità, adesso risolta. E’ giusto anche dire che il Comune riscontra il 40% di evasione su tutti i tributi e che, solo per la mensa scolastica, non sono state versate somme per oltre 550 mila euro. L’amministrazione è costretta a bloccare fondi per circa otto milioni di euro, denaro che i cittadini non versano e che potrebbe servire ed erogare servizi per tutta la collettività. Noi ci assumiamo le nostre responsabilità per il governo del territorio e per il rilancio di Ardea, affossata dalle precedenti giunte, ma ognuno deve fare la propria parte. Il cittadino ha ragione nel chiedere buoni servizi, ma deve anche contribuire per ciò che gli compete, pagando quanto dovuto”.