Il sindaco di Ardea Mario Savarese ha diffuso una nota in cui affronta i temi delle ultime giornate bollenti per l’amministrazione. Nelle ultime ore, infatti, alla protesta per l’interruzione dell’assistenza scolastica ai bambini disabili, si sono sommate le dimissioni dell’assessore alle politiche sociali Graziella Maracchioni e del vicesindaco Ugo Bonaccorso.
Sull’Aec serve “aiuto straordinario da enti superiori”
Sull’assistenza educativa scolastica ai bambini disabili, Savarese chiede “un aiuto straordinario da parte degli enti superiori”, che è a suo avviso “l’unica soluzione a breve termine”. Niente scontro quindi, ma un intervento della Regione e del Ministero dell’Istruzione, “risposta concreta che possiamo ottenere per i genitori che si trovano ora senza servizio per i loro figli”. Savarese continua: “A chi protesta su questo tema dico che già nella primavera del 2017 il commissario straordinario aveva previsto 0 euro per quella stessa voce per il 2018 e per il 2019. Quindi ora dobbiamo rimboccarci le maniche per sanare questa situazione”. Il problema dei fondi è pressante per il Comune di Ardea: il Sindaco spiega che “a fine anno abbiamo mandato 3000 lettere ad altrettanti cittadini di Ardea per recuperare quei mancati incassi di tributi che avrebbero permesso una maggiore liquidità. Quello degli introiti mai arrivati è un problema che qui si trascina da una vita. Come è possibile pensare di fornire servizi senza avere i fondi necessari per pagarli?”. Questo è per Savarese il problema che si trova a fronteggiare l’amministrazione. “Noi vogliamo risolvere la situazione facendo pagare a tutti il giusto, non con enormi sacche di morosità che non hanno permesso a questa amministrazione di fornire un alto livello di servizi pubblici, ma solo il minimo indispensabile o giù di lì. E lo dico parlando anche al passato. Questa è una vergogna che deve necessariamente finire”.
Dimissioni sono un segnale sul taglio delle indennità
Il sindaco di Ardea spiega poi i motivi che hanno portato alle dimissioni dell’assessore alle politiche sociali Graziella Maracchioni e del vicesindaco Ugo Bonaccorso. “Gli assessori si sono dimessi anche per dare un segnale sul taglio delle indennità. E’ poca cosa, risibile rispetto all’entità di fondi di cui abbiamo bisogno. La loro scelta è dipesa a seguito di numerosi incontri e l’ho accettata dolorosamente”. Il problema economico diventa quindi anche problema politico, perché è alla base della perdita di pezzi della giunta pentastellata. “Questa città è stata lasciata in condizioni economiche difficili. E’ giusto che oggi chi ha preso il testimone, prenda la responsabilità di individuare le soluzioni necessarie. Spero che al più presto, quando supereremo questa fase di contingenza, Bonaccorso e Maracchioni possano ritornare”. Diversa è invece la posizione di Rossana Corrado, che era uscita dalla giunta il 10 gennaio, alla quale il Sindaco ha “revocato l’incarico perché è venuto a cadere il rapporto di fiducia”.
Bonaccorso: “necessario razionalizzare le spese”
Sulle sue dimissioni ha diramato una nota anche Ugo Bonaccorso, ormai ex vicesindaco: “A seguito di numerosi e tormentati incontri avvenuti con il sindaco ho ritenuto opportuno, dolorosamente, dimettermi dal mio incarico da assessore. La mia scelta è motivata dalla volontà di dimostrare quanto il lavoro fatto fosse indirizzato alla ricerca faticosa e difficile di possibili soluzioni per la città e quanto le gravi difficoltà economiche e la necessità di razionalizzare al massimo le spese oggi incidano sulle nostre scelte”.