Sta sfiorando le 17 mila firme in meno di un mese la petizione lanciata dal regista pontino Marco Zarotti e legata a un mini reportage girato nelle campagne di Aprilia, dove sono concentrati ben 7 dei 36 siti inquinati censiti dalla Regione Lazio.
“Si tratta di un risultato inaspettato – spiega Marco Zarotti -Abbiamo realizzato il video partendo da uno dei territorio più inquinati del Lazio ma eravamo convinti di dover realizzare almeno quello su Roma per raggiungere un importante risultato in termini di firme legate alla petizione che ha carattere regionale. Invece i cittadini ci hanno sorpreso, con le firme che sono arrivate da Aprilia ma anche da Latina e dalla Capitale. Evidentemente il tema è sentito e i cittadini, stanchi delle promesse non mantenute dalle amministrazioni comunali e regionali, sentono la necessità di comprendere e conoscere meglio il territorio che li circonda.
Tanti i comitati e le associazioni che, sui loro profili social, hanno condiviso la petizione chiedendo a soci e sostenitori di firmare. Diversi anche i network che hanno diffuso il mini reportage. Una marea silenziosa che ha fatto raggiungere un ottimo risultato. A fare rumore è stato però un endorsement, quello di Rida Ambiente, impianto Tmb di Aprilia che proprio su uno dei siti inquinati avrebbe voluto costruire una discarica controllata, previa bonifica. Un progetto fortemente osteggiato dai cittadini della zona.
“Quello di Rida Ambiente è stato un sostegno inaspettato ma al quale siamo grati – afferma Zarotti – penso che ogni tipologia di lavoro porti con sè un aspetto di interesse sociale. Se un’azienda, che tratta rifiuti in modo regolare, sponsorizza il video e la petizione e decide di acquistare i diritti di diffusione personalmente penso sia un buon punto di partenza perché ci permetterà di continuare il progetto. Bisogna ricordarsi qual è l’obiettivo primario che resta quello di regalare ai nostri figli un territorio sano e non inquinato. Ci fa sorridere anche chi ci ha accusato di aver fatto tutto questo per dare una spallata al PD regionale. Che la giunta Zingaretti non abbia risolto il problema è un dato di fatto ma nel video e nel testo della petizione è scritto che quello dei siti inquinati è un dramma che si ripete da più di 30anni. E trent’anni fa il Pd nemmeno esisteva”.
SITI PERICOLOSI: IL CASO DI APRILIA E LA RACCOLTA FIRME
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“Nel Lazio sono censiti 36 siti inquinati. Case abusive sanate si trovano a poche decine di metri da mega discariche abusive che negli anni hanno devastato terreni e falde acquifere. Quelle stesse acque da cui i residenti prelevano acqua per i loro pozzi, quegli stessi terreni che vengono utilizzati per pascoli e coltivazioni.
Le discariche abusive spesso non si vedono ma producono effetti drammatici. Ad Aprilia per esempio, dove sono concentrati in pochi chilometri sette siti inquinati, il registro tumori presenta un quadro di mortalità in eccesso rispetto a quello della regione
È ora di dire basta: per anni, anzi decenni, le istituzioni regionali e comunali hanno sottaciuto il problema e quando lo hanno affrontato lo hanno fatto con conferenze e tavoli di confronto che a nulla sono serviti.
Gli stessi comuni hanno permesso gli sversamenti, in alcuni casi anche pubblici, con discariche costruite senza presidi ambientali e alcun tipo di precauzione, ricoperte e mai bonificate.
E’ ora di dire basta! I cittadini hanno il diritto di vivere in un territorio salubre. Le discariche abusive vanno bonificate”.
Qui il link per firmare la petizione: https://www.change.org/p/nicola-zingaretti-discariche-abusive-ora-basta-firma-la-petizione-per-la-bonifica