Denuncia sul degrado e sulle condizioni di Via Ufente ad Aprilia – e in generale a Campo di Carne – da parte di Aprilia in prima linea.
“Si avvicinano le elezioni e come usuale copione ci apprestiamo a sentirne di cotte di crude”, si legge in una nota. “Ma ci sono alcune cose che nemmeno il più grande sforzo di autocontrollo può consentirci di lasciar correre. Abbiamo assistito nelle scorse settimane alle dichiarazioni al limite della farneticazione, di chi pur governando o meglio s-governando, questo territorio da otto anni ha avuto l’ardire di parlare di “riordino urbanistico avviato”, di “tutela dell’ambiente” e addirittura di un “piano di risanamento dell’aria”. Questo ci sembra veramente troppo, oltre il danno pure la beffa”.
“Crediamo sia arrivato il momento di ripristinare il corretto stato della situazione, anche se siamo certi che chi ha fatto della mistificazione e dell’arroganza il proprio marchio di fabbrica, non verrà minimamente scalfito da ciò. Ma noi parliamo ai cittadini ed essi hanno occhi per guardare e orecchie per sentire”.
“Fatevi un giro ad esempio a Via Ufente e a Campo di Carne in generale e guardate che bel lavoro avete fatto!”
Quindi un affondo nei confronti dell’amministrazione: “Non siete stati in grado di fare un progetto decente nemmeno sul depuratore di Casalazzara, evitando che esso deturpasse una fonte e un bene naturalistico di pregio. Non siete stati in grado di adeguarvi nemmeno alla legge 10 del 14 gennaio 2013 nonostante i nostri appelli e una denuncia presso il Ministero dell’Ambiente. Non siete stati in grado di fare il “bilancio arboreo” forse perché in un attimo di umiltà vi siete vergognati del vostro agire, poiché ad Aprilia gli alberi si tagliano e non si ripiantano. E potremo andare avanti all’infinito parlando delle centraline e dei nasi elettronici per pm10 e pm2,5, dei cittadini tappati in casi per i miasmi, per le bonifiche non fatte e per il territorio che è “terra di nessuno” oppure per i famosi dati dello studio epidemiologico che custodite gelosamente vista la sua inutilità. Infatti, non abbiamo bisogno di operazioni “di parte” per certificare quello che realtà e studi già esistenti e molto più seri hanno già evidenziato, cioè che ad Aprilia è il territorio dove esiste una incidenza tumorale ben più alta delle medie regionali e nazionali”.