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Appartamenti in vendita a Roma, quali sono stati gli effetti del Covid?

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zona bianca lazio lunedì 14 giugno

Il mercato immobiliare a Roma negli scorsi mesi è stato caratterizzato da notevoli differenze tra locazioni e compravendite, con l’emergenza sanitaria innescata dal coronavirus che ha determinato un impatto notevole rispetto alla domanda dei potenziali acquirenti. La fine del lockdown del 2020 con la conseguente riapertura delle attività, in particolare, ha innescato un effetto rimbalzo nella Capitale, dimostrato dalle visite presso le abitazioni che sono cresciute soprattutto dopo che le modalità di sopralluogo negli appartamenti sono state ben definite. A luglio, per esempio, sono stati registrati parecchi accordi preliminari di vendita, in modo particolare per chi aveva pianificato una transazione prima di marzo.

Come sono mutate le locazioni residenziali

Per quanto concerne le locazioni residenziali, il confronto tra il periodo pre e il periodo post Covid sembra aver evidenziato una crescita della domanda, anche se al tempo stesso è salita pure l’offerta. Infatti, sono finiti sul mercato delle locazioni tanti appartamenti pensati per gli affitti brevi per i turisti o destinati a diventare case vacanze o bed and breakfast. Il problema è che essi spesso sono stati sottoposti a ristrutturazioni interne che non corrispondono alle necessità delle famiglie. La richiesta attuale coinvolge in modo particolare uno spazio interno maggiore.

Le prospettive future per gli operatori del settore

Nel frattempo il ruolo degli agenti immobiliari ha conosciuto una certa innovazione, anche perché le modalità di servizio online hanno avuto un impatto apprezzabile sulle modalità di esercizio della professione. I video e i virtual tour, ormai, vengono reputati dai clienti come il nuovo standard di marketing minimo, da un lato per il risparmio di tempo che garantiscono e dall’altro lato per la comodità di fruizione che li caratterizza. In epoca di pandemia, inoltre, questi strumenti sono senza dubbio utili per la sicurezza personale. Per questo motivo, diminuisce il numero di visite sul posto, che pure diventano più qualificate. Gli immobili si presentano sui servizi web e la digitalizzazione in tempi di panedmia diventa obbligata. La prassi ordinaria al giorno d’oggi contempla anche la stipula di contratti a distanza, e l’apprezzamento maggiore viene riscontrato da chi ha aggiornato la propria attività con la predisposizione di traslochi e la voltura utenze, vale a dire servizi accessori alla clientela.

Quali sono gli immobili più ambiti nella Capitale

A Roma, sono i trilocali a essere prediletti, a maggior ragione nel caso in cui siano situati in zone semicentrali o centrali e muniti di terrazzo o balcone. Se ci si sposta in direzione dei confini della Capitale, invece, riscuotono il gradimento maggiore le zone periferiche che presentano servizi ottimali, a cominciare dai trasporti. Tra agosto e settembre è cresciuto il trend che punta al di fuori delle aree urbanizzate, verso la campagna o il mare, a condizione che si rimanga subito fuori dai confini urbani e quindi vicini: Castelli Romani, Provincia Nord, Litorale Nord, Fiumicino e Fregene. Sono cresciute le richieste fuori porta, anche se sono già stati ravvisati sintomi di un calo.

Le tendenze del mercato

Dal punto di vista dei clienti investitori, e quindi di chi intende la casa come un investimento rifugio in una prospettiva sul lungo periodo, le zone migliori sono quelle in fase di riqualificazione e le aree periferiche che sono urbanizzate e ben collegate da linee di trasporto su ferro e reti viarie importanti. Se è vero che il lavoro da casa diventerà sempre più diffuso, è facile capire la voglia di puntare su quartieri vivibili e ben serviti. Non è così facile, infine, ipotizzare una riduzione consistente dei prezzi di richiesta; i valori non dovrebbero cambiare molto, perché una forte domanda continuerà a far da contraltare al calo delle offerte di vendita.

Come vendere casa a Roma con Casavo

Chi ha in programma di comprare o vendere casa a Roma si può affidare al servizio di Casavo, che si presenta come il primo instant buyer immobiliare attivo nel nostro Paese. Che cosa vuol dire? Gli instant buyer sono degli operatori che presentano a chi vende casa un’offerta di acquisto; grazie ad essi viene rivoluzionato il classico iter di compravendita, con l’ausilio di strumenti tecnologici e di una mole notevole di dati che permettono di diminuire i tempi di vendita in modo considerevole. Attenzione, però, perché Casavo non svolge alcuna attività di intermediazione e non è un’agenzia immobiliare. I venditori, se accettano la proposta di acquisto, entrano in possesso del 100% della liquidità entro un mese. La differenza rispetto al processo di vendita tradizionale è duplice: da un lato non si è costretti a sopportare un numero elevato di visite a casa da parte di sconosciuti, che è meglio evitare soprattutto in un periodo come quello attuale; dall’altro lato si può fare a meno dei costi di transazione, che colpiscono il portafoglio. Senza dimenticare, ovviamente, la possibilità di dire addio allo stress delle soluzioni classiche, soggette a incertezze e a tempi a dir poco lunghi.

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