Anzio, 17 novembre – Questa mattina i militanti del Blocco Studentesco hanno occupato l’istituto alberghiero M. G. Apicio insieme agli altri studenti. Lo scopo dell’occupazione è quello di far presenti tutti i problemi all’interno delle due sedi scolastiche come la presenza di topi, questione che sembra non interessare i responsabili. Sottolineiamo che il fatto sarebbe già di per sé grave in qualsiasi istituto ma diventa gravissimo laddove si tratta di una scuola in cui è presente cibo che viene maneggiato e ingerito da studenti e docenti. Il Blocco Studentesco ha dimostrato il proprio dissenso nei confronti della mala gestione della scuola e della totale mancanza di adeguati fondi strutturali dedicati alle attività della stessa. Mancano parte del corpo docente, i laboratori sono inservibili, i riscaldamenti non sono in funzione, gli allagamenti in caso di pioggia sono matematici, la palestra è inservibile. Il Blocco Studentesco continua la sua protesta al fianco degli studenti contro l’assenza dell’istituzione scolastica e ribadisce che gli studenti non devono essere considerati utenti di una scuola sempre più azienda. I ragazzi e le ragazze dell’Apicio rappresentano la garanzia della continuità della tradizione culinaria del litorale sud di Roma, settore che da lavoro a migliaia di padri e madri di famiglia sul territorio oltre che fama ai comuni di Anzio e Nettuno. Il Blocco Studentesco non lascia morire il futuro.
La fine del sit-in: incredibile che servano queste iniziative
Gli studenti dell’Apicio che all’alba di oggi hanno occupato fisicamente l’istituto per protestare contro le scelte gestionali che hanno causato gravi conseguenze alla struttura, pochi istanti fa hanno sciolto questa specifica forma di protesta. Il motivo della scelta è legato all’esito della verifica operata pochi minuti fa dai vigili del fuoco che hanno evidenziato le pessime condizioni degli impianti antincendio. “Non è possibile – esordisce la nota del Blocco Studentesco – che serva una occupazione per rendersi conto che l’impianto antincendio di una scuola in cui si usano gas e macchinari elettrici quotidianamente sia in questo stato. Quindi si rende necessario, per salvaguardare l’incolumità degli studenti, fuoriuscire dall’istituto ma al tempo stesso pretendiamo che la direzione risolva immediatamente tutte le priorità legate a salute e sicurezza prima che si riprenda il normale svolgimento delle lezioni.” “Non siamo – conclude la nota – studenti che vogliono interrompere l’ordinarietà per fare qualche giorno di vacanza, abbiamo a cuore la nostra istruzione e pretendiamo di crescere professionalmente e umanamente in una struttura che ci permetta di farlo e non in un luogo che ci metta costantemente a rischio. Continueremo a protestare in altre forme e chiediamo a tutti gli studenti di condurre insieme questa battaglia, ne va del nostro futuro.”