Questa settimana la sezione ANPI di Pomezia “Teresa Mattei e le altre” ha partecipato all’assemblea pubblica “Fermiamo il ddl Pillon”, presso la Libreria Odradek, e alla manifestazione a Verona contro l’autoproclamato “Congresso mondiale delle famiglie”. La nostra sezione si occupa in particolare della Resistenza delle donne, di ieri e di oggi. Come già denunciato dall’ONU, il ddl Pillon non rispetta la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza domestica e, anzi, la favorisce. Denunciamo come questo ddl sia fortemente in contrasto con il dettato costituzionale. L’Articolo 3 della nostra Costituzione recita:
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese».
ANPI Pomezia Teresa Mattei e le altre: DDL Pillon e congresso a Verona
Teresa Mattei si batté con forza perché queste parole fossero scritte sulla nostra Carta Costituzionale. Al contrario, il ddl Pillon tenta di limitare la libertà femminile, lasciando le donne in una posizione di netta disparità economica e sociale. A Verona, insieme alla nostra Associazione Nazionale, al Coordinamento Donne A.N.P.I., ad ArciLesbica Roma, Arcigay Latina, Associazione Differenza Donna, alle tante altre associazioni, ai sindacati e ai partiti provenienti da tutta Italia, abbiamo protestato per il sostegno e la presenza di alcuni ministri del Governo ed esponenti della maggioranza parlamentare al “Congresso mondiale delle famiglie”, un’iniziativa di chiaro stampo patriarcale e fascista. Il disegno che viene proposto per l’Italia del 2019 cancella le donne come cittadine, relegandole a un ruolo imposto di madri, non padrone del proprio corpo, della propria vita e del proprio futuro. Questo disegno criminalizza l’aborto, il divorzio, l’omosessualità, l’identità di genere.
Come sezione “Teresa Mattei e le altre”, manifestiamo la nostra preoccupazione anche per il recente attacco alla Legge Merlin, che porta il nome di una delle nostre 21 Madri Costituenti e che punisce lo sfruttamento, l’induzione e il favoreggiamento della prostituzione, non limitando affatto la libertà sessuale di chi scelga consapevolmente di prostituirsi, come ha già sentenziato la Corte Costituzionale.
Le istituzioni sono tenute a difendere i valori fondamentali della Repubblica e a fare in modo che la Costituzione sia attuata. Ci appelliamo al Consiglio Comunale di Pomezia affinché lunedì 1 aprile sia approvata la mozione presentata dal Consigliere Stefano Mengozzi, per impegnare Adriano Zuccalà, Sindaco di Pomezia e la Giunta Comunale a contrastare il ddl Pillon.
A.N.P.I. Pomezia “Teresa Mattei e le altre”