Il giornalista e critico cinematografico Andrea Guglielmino scrive ‘Il quinto comandamento’ per Samuel Stern
Andrea Guglielmino e ‘Il quinto comandamento’
Andrea Guglielmino, critico, giornalista cinematografico, scrittore e sceneggiatore, torna sulla testata a fumetti ‘Samuel Stern’ dopo il successo del numero 8 della serie ‘Il secondo girone’, disegnato da Stefano Manieri e risultato tra i più apprezzati della serie. In attesa di dare un seguito a questa storia – sarà la sua prossima fatica, sempre per i disegni di Manieri – Guglielmino scrive ‘Il quinto comandamento’, in uscita il 29 gennaio in tutte le edicole, con i disegni enigmatici e affascinanti di Annapaola Martello.
L’albo affronta un episodio particolare del passato della vita di Padre Duncan, il prete amico fraterno del titolare di testata, e tocca due temi scottanti, l’eutanasia e il terrorismo, includendoli nella mitologia che circonda il libraio ed esorcista di Edimburgo. In questa prospettiva il comandamento ‘non uccidere’ assume un significato dilemmatico e conflittuale, che porrà i protagonisti ancora una volta di fronte a scelte complicate.
Guglielmino e i suoi eroi
Guglielmino ha pubblicato nel corso del 2021 il fumetto di successo ‘Garibaldi Vs. Zombies’ per Emmetre Edizioni, di cui è in lavorazione il prequel, oltre al saggio di antropologia del cinema ‘Terminator – Il tempo è una macchina’ per Golem Libri. Sempre per Bugs è stato inoltre presente su Samuel Stern Extra ‘ i 4 cavalieri’, uscito a ottobre, con la storia breve ‘Lo Zahir’. Inoltre è uscito uno special scritto a quattro mani con il giornalista di Repubblica e ‘Gedivisual’ Francesco Fasiolo sui Bonelli di horror tra gli anni ’90 e i 2000, che non ha mancato di suscitare interesse.
Andrea Guglielmino, da Amenàbar a De André
“Rispetto a ‘Il secondo girone’ – dichiara l’autore – questa è una storia dal taglio più realistico e intimista, sempre nell’ambito di una serie horror sovrannaturale, che ha richiesto molto lavoro sui dialoghi e sulle sfumature. Non è una storia d’azione ma di pensieri e sentimenti. La parte più difficile è stata cercare di renderli credibili. Come sempre ho molte ispirazioni cinematografiche, da ‘Mare Dentro’ di Alejandro Amenábar a ‘Nel nome del padre’ di Jim Sheridan, ma anche pittura, musica e altri fumetti. Ci sono Go Nagai, Grünewald e Fabrizio De Andrè. È comunque una storia meno citazionista del mio solito e più incentrata sui personaggi e sul loro sviluppo. Annapaola Martello l’ha illustrata magnificamente e in modo molto personale. Ha lavorato in regime di autonomia e io non dovevo fare altro che ammirare le sue soluzioni, perfette per la trama”.