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‘AmMappa’, arte e cultura vive, libere, critiche ed indipendenti sempre

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'AmMAPPA'

Si è tenuto oggi, 27 marzo 2021 alle ore 14 a Roma, dinanzi al Teatro Argentina, una manifestazione statica autorizzata “AmMappa”. Un momento ‘openmic’-nel rispetto delle distanze e normative anti Covid- in cui hanno preso parola proprio quei presidi fondamentali per la vita culturale romana.

'AmMAPPA'

AmMappa e le realtà artistiche indipendenti 

‘Autorganizzati Spettacolo Roma’, ‘Presidi Culturali Permanenti Roma’, ‘Il Campo Innocente’, ‘Mujeres nel Teatro’ e ‘Professionisti Spettacolo e Cultura’ hanno dato vita a un primo gesto di auto mappatura e di dialogo tra le diverse realtà territoriali. E’ necessario restituire dignità e visibilità all’arte e alla cultura, ora che più che mai vivono una crisi senza precedenti e sono ignorate dalle istituzioni.

La riapertura ipotetica riservata solo all’arte istituzionale

La data di oggi era quella designata per la riapertura dei teatri, riapertura che non avrebbe dato comunque modo di ripartire alle  piccole realtà private e associative che sono il tessuto della comunità artistica.

Questa riapertura non è avvenuta poiché tutto il Paese è in zona rossa, ma comunque ad aprire sarebbero stati solo i grandi teatri.

Manteniamo vivo il pensiero critico non omologato

Chi vive costantemente il mondo della cultura sa che quest’ultimo vive di una diversità -e di una non omologazione- che sistematicamente viene cancellata dalla politica. Tutto ciò penalizzando appunto le piccole realtà artistiche alternative che fanno la differenza nel pensiero artistico istituzionale.

E’ stata l’occasione per porsi delle domande e ribadire la necessità di avere e mantenere degli spazi artistici vivi, che tendono invece alla sparizione progressiva e totale, perché fagocitati dall’indifferenza istituzionale. 

‘AmMAPPA’, Il dialogo fra i lavoratori nel campo artistico e dello spettacolo

Ciò che i lavoratori e le lavoratrici nel campo artistico ci chiedono è di riflettere sulla situazione attuale. Sui ristori statali, se ci sono stati, a cosa sono serviti, ma anche sullo stato della categoria dei lavoratori dello spettacolo. Ci chiedono inoltre cosa è mancato in questo periodo di pandemia, dato che lo spazio artistico è rimasto chiuso e cosa sarebbe necessario fare per ripartire con nuove basi e presupposti.

L’arte indipendente riconosciuta a livello istituzionale 

Va ribadita l’importanza della sussistenza dell’arte e della cultura indipendente, al di fuori del mainstream. Mantenendo così una visione aperta e libera della vita e del mondo. L’arte riacquisti quindi dignità anche e soprattutto dal punto di vista istituzionale, senza essere ignorata, in quanto essenziale al benessere quotidiano e al nutrimento al pensiero critico e libero.

 

 

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