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Ama, premio di 360 euro a chi non si assenta: il piano per combattere l’emergenza rifiuti

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Rifiuti a Roma: è allarme sanitario

Un premio di 360 euro ai dipendenti Ama che non si assentano. È questa l’ultima strategia della municipalizzata romana per uscire dall’emergenza rifiuti. Con le strade della Capitale invase dai sacchi dell’immondizia e i cassonetti delle spazzatura stracolmi, serve un intervento urgente. Perciò si punta a ridurre il tasso di assenza per malattia di almeno il 10% nei mesi di dicembre e gennaio. Questo uno dei punti del verbale siglato ieri tra l’Ama e i sindacati.

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La strategia del nuovo amministratore dell’Ama

Il nuovo amministratore unico della partecipata, l’ex ministro Angelo Piazza, sta cercando di smaltire in mezza Italia, nonché in Germania e Austria, l’immondizia accatastata dentro e attorno ai cassonetti. Ma sta anche provando a migliorare le dinamiche aziendali. Anche perché i numeri sono impietosi. Il 57% dei mezzi della flotta aziendale è fermo in rimessa. In servizio ci sono 3.950 netturbini. Ma 1.464 operatori sono parzialmente idonei e 110 sono inarruolabili. Tra gli autisti le cose non vanno meglio: su 900 conducenti ci sono 185 idonei parziali e 25 inidonei. E i 260 nuovi assunti? Per contratto non possono guidare gli autocompattatori o raccogliere i rifiuti. È quindi necessario procedere con un piano che incentivi l’aumento del tasso di presenza su tutti i settori operativi di Ama.

Come funziona il piano

Il premio finirà nelle buste paga di febbraio: 360 euro lordi a chi «avrà garantito la propria presenza per tutte le giornate » del piano, 260 euro lordi per chi si assenterà per un massimo di tre giorni da qui al 9 gennaio 2022, 200 euro lordi per chi farà al massimo cinque giorni di assenza. 

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