Le persone che hanno una determinata soglia di età possono accedere a un ricco bonus dal Governo. Vediamo i dettagli.
I giovani acquirenti di età inferiore ai 36 anni, che non hanno perfezionato l’acquisto nello stesso anno solare, possono usufruire di uno sconto che prevede esenzioni e sgravi fiscali.
Tale offerta è applicabile esclusivamente all’acquisto della prima casa ed è soggetta ad un ISEE non superiore a 40.000 euro.
Lo sconto prevede l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecarie e catastali, nonché il riconoscimento del credito d’imposta per gli immobili acquistati con IVA e il facile accesso ai mutui ipotecari.
Per un elenco completo dei bonus prima casa disponibili per tutti gli acquirenti, indipendentemente dall’età, fare riferimento alla nostra guida completa.
Originariamente previsto dal Decreto Sostegni Bis, il bonus prima casa per i giovani è stato poi prorogato con la Legge di Bilancio 2022.
La sua proroga è stata ulteriormente recepita dalla Legge di Bilancio 2023, che ne applica i benefici agli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2023.
Il Fondo di Garanzia per la prima casa ha stanziato 430 milioni di euro per il rinnovo di questa iniziativa.
In conclusione, è importante tenere presente che l’Agenzia delle Entrate aveva definito le linee guida e le modalità per l’ottenimento del bonus con la Circolare 12/E del 14 ottobre 2021.
Tali linee guida sono ulteriormente approfondite nella Guida 2023. Ora, analizziamo nello specifico chi ha diritto a questo incentivo e come funziona.
Bonus dal Governo per la casa: a chi spetta?
L’incentivo residenziale iniziale per i giovani è designato per coloro che soddisfano i seguenti criteri:
- non ha superato il suo 36° anno di vita nello stesso anno solare in cui l’atto è stato rogitato;
- deve essere in possesso di un certificato valido, o averlo richiesto prima o contestualmente alla sottoscrizione dell’atto, con l’Indicatore della Situazione Economica (ISEE) che non deve superare i 40.000 euro annui, o l’equivalente secondo gli attuali standard economici;
- non possiede, insieme al coniuge, diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su altra abitazione all’interno dello stesso comune dell’immobile che intende acquistare;
- non possedere nessun altro immobile acquisito tramite lo stesso schema. Nel caso in cui possiede un altro immobile acquistato con l’agevolazione, deve liquidarlo entro un anno dalla data del nuovo acquisto;
- deve stabilire la propria residenza nel Comune ove è ubicato l’immobile o, in alternativa, a trasferire la propria residenza in detto Comune entro il termine di 18 mesi dalla data di acquisto.
Le agevolazioni del bonus “Prima casa Under 36”
Il bonus per la “Prima Casa Under 36” è limitato agli atti stipulati tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023.
Tale bonus è rivolto esclusivamente a chi ha meno di 36 anni e comporta una serie di benefici, comprese tre diverse forme di esenzione e sgravio fiscale.
Quando l’acquisto di un immobile è soggetto ad imposta di registro, i percettori possono beneficiare dell’esenzione sia dall’imposta di registro che da eventuali imposte ipotecarie e catastali.
In caso di acquisti soggetti ad IVA, all’avente diritto è riconosciuto un credito d’imposta pari al valore dell’IVA assolta in sede di acquisto, con aliquota del 4%.
Questa norma si applica nei casi in cui il regime di esenzione di cui all’articolo 10, n. 8-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 (Decreto IVA).
In pratica, se l’operazione comporta obblighi IVA, oltre all’esenzione dalle spese di registro, ipotecarie e catastali, all’acquirente viene rimborsata anche l’IVA pagata in sede di operazione.
Se si decide di richiedere un mutuo specifico per l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione di edifici residenziali, si è esentati dal pagamento dell’imposta sostitutiva.
Ciò significa che l’imposta sostitutiva non sarà dovuta se si accende un mutuo per tali finalità.
Quando si tratta di compravendite con partita Iva, come quelle effettuate dalle imprese edili, oltre all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecarie e catastali, sono previsti numerosi vantaggi.
Funzionamento bonus e spese ammesse
Come accennato in precedenza, uno di questi benefici è il riconoscimento di un credito d’imposta pari all’importo dell’IVA pagata al venditore.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che tale credito d’imposta può essere applicato alle spese relative a:
- le imposte di registro, catastale, ipotecaria, sulle donazioni e successioni dovute su atti e denunce che sono stati presentati successivamente alla data in cui è stato acquisito il credito;
- le imposte IRPEF dovute sulla base della dichiarazione che va presentata dopo la data d’acquisto;
- quelle dovute attraverso il modello F24, con il codice tributo indicato col codice “6928”.
Inoltre, è stata soppressa la tassa alternativa per i mutui erogati per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di immobili residenziali.
L’acquisto della prima casa per i soggetti di età inferiore ai 36 anni è esente dall’imposta di bollo, così come gli altri acquisti soggetti all’imposta proporzionale.
I requisiti per accedere al nuovo bonus prima casa under 36 sono equiparati a quelli del precedente bonus prima casa che non prevedeva vincoli di età (Legge 27 dicembre 2013, n. 147).
I requisiti immobiliari
Gli immobili che possono beneficiare del bonus sono quelli catalogati o catalogabili secondo le seguenti classificazioni catastali:
- A/2, riferita alle abitazioni di natura civile;
- A/3, riferita ad abitazioni di natura economica;
- A/4, riferita ad abitazioni di natura popolare;
- A/5, riferita ad abitazione di natura ultra popolare;
- A/6, riferita ad abitazione di natura rurale;
- A/7, riferita ad abitazioni in villini;
- A/11, riferita ad abitazioni e alloggi caratteristici dei luoghi.
I benefit
Il bonus che viene concesso si estende anche alle caratteristiche accessorie dell’immobile agevolato, comprese le strutture accessorie come le autorimesse.
In particolare, le caratteristiche accessorie oggetto di intervento sono costituite da una unità per ciascuna categoria, quali le unità immobiliari catalogate o catalogabili nelle categorie catastali C/2 (depositi e magazzini), C/6 (es. box e posti auto ), e C/7 (coperture chiuse o aperte) esistenti a servizio dell’oggetto principale dell’acquisto agevolato.
L’acquisizione di ulteriori proprietà può avvenire contestualmente all’acquisto dell’abitazione principale o tramite un accordo legale separato.
È interessante notare che anche gli immobili ottenuti tramite aste giudiziarie possono beneficiare di questo vantaggio.
Tipologia di immobili e i contratti non ammessi
Non sono agevolabili l’acquisto di una residenza di categoria A/1 (case di pregio), A/8 (domicili situati in poderi) e A/9 (castelli e manieri di rilievo storico e artistico).
Lo sconto è applicabile a tutte le transazioni che comportano:
- il trasferimento della proprietà di un immobile o di una quota di comproprietà in cambio di una qualche forma di compenso;
- trasferire o stabilire diritti reali concernenti il godimento di case residenziali, come la nuda proprietà, l’usufrutto, l’uso o l’abitazione.
Il bonus, purtroppo, non può essere applicato ai contratti di compravendita che hanno natura preliminare.
Tuttavia, se ricorrono i criteri di legge, è possibile presentare formale istanza di rimborso dell’imposta proporzionale versata su acconti e acconti successivamente alla sottoscrizione del contratto definitivo di compravendita, ai sensi dell’art. 77 della TUR.