La Cassazione ha espresso le proprie motivazioni verso i ricorsi posti dal boss lidense Carmine Spada.
I giudizi riguardano l’aggressione del 2014 compiuta dallo stesso boss del clan Spada ed Emiliano Belletti, che in quella circostanza minacciarono di morte il tabaccaio Adriano Baglioni. I giudici riguardo l’episodio hanno motivato nel loro giudizio: “Spada mostrò un comportamento platealmente violento e sprezzante. Ricorrendo a un’azione dimostrativa della propria capacità criminale. Schiaffeggiando la persona offesa per strada. In modo da rimarcare la propria supremazia in quel territori”.
Con queste parole i giudici della seconda sezione penale della Cassazione hanno motivato la loro decisione dello scorso 30 gennaio, dove ritennero inammissibili i ricorsi posti da Carmine Spada ed Emiliano Belletti contro la sentenza d’Appello.
I due criminali sono stati condannati a 8 anni per questo gravissimo episodio, con l’accusa di estorsione aggravata con metodo mafioso ai danni del tabaccaio di Ostia Lido.
I giudici della Cassazione hanno proseguito nelle loro motivazioni: “Tale atto deve essere letto congiuntamente al comportamento di Belletti“. Spada infatti pochi giorni prima dell’aggressione minacciò il tabaccaio lidense di presentarsi alla sua attività commerciale con lo “amichetto” Emiliano Belletti, con intenzioni tutt’altro che pacifiche o buone. Come riportato dagli stessi giudici della Cassazione, il boss del clan Spada per l’avvenimento sarebbe stato pronto a portarsi dietro anche ulteriori persone: secondo i magistrati questi soggetti svolgevano abitualmente d’accompagno a Carmine Spada nelle sue azioni intimidatorie.
A tal proposito i giudici hanno estrapolato anche una dichiarazione di Carmine Spada a riguardo, dove minaccia palesemente il tabaccaio di Ostia Lido: “Comunque sia, lo sai che facciamo noi, lo sai che faccio io, metto le bombe. E noi siamo tanti”.
La sentenza è stata subito commentata dalla sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi, che ha dichiarato in tal proposito: “Sentenza Cassazione conferma condanne per estorsione con metodo mafioso a boss Carmine Spada,detto Romoletto,e a suo socio Emiliano Belletti. Roma è al fianco di cittadini onesti come Adriano Baglioni, tabaccaio di Ostia che li denunciò“.