Un’aggressione brutale, una violenza inaudita e senza motivo contro una ragazza di appena 21 anni, 50 chili per un metro e mezzo di altezza, dall’aspetto dolce e delicato. Un fuscello, uno scricciolo tale che sarebbe bastato intimarle di consegnare la borsa che – di fronte a quello che nei suoi confronti pareva un energumeno – lo avrebbe fatto senza opporre alcuna resistenza.
E invece no. Laura, la ragazza che sabato sera è stata seguita e poi assalita per scipparle la borsetta, è stata picchiata selvaggiamente, causandole conseguenze che solo per pura fortuna non sono state fatali.
Vi raccontiamo nel dettaglio quanto accaduto.
Laura aveva finito di lavorare (fa la commessa in un negozio di giocattoli al centro di Torvaianica, ndr) alle 20:30 e, come ogni sera, si era incamminata per via Danimarca per tornare a casa. Aveva oltrepassato di pochi metri l’incrocio con via Zara, in direzione Martin Pescatore.
Mentre camminava, la ragazza stava parlando tranquillamente al telefono, non accorgendosi che qualcuno, un giovane che indossava una felpa rossa, la stava seguendo.
Prima di arrivare all’altezza delle giostre è stata raggiunta alle spalle da un ragazzo, che l’ha afferrata e le si è parato davanti dandole un pugno in faccia.
Dopo quel primo terribile colpo, il giovane, non contento, l’ha buttata a terra e ha continuato a tempestare di pugni il volto della 21enne, massacrandole ogni osso della parte superiore del volto: naso, fronte, zigomi. Si sono salvati solo i denti.
L’aggressore si è accanito sulla ragazza inerme e solo dopo averla massacrata di botte le ha portato via la borsetta, dove dentro c’erano soltanto 5 euro.
Ma, insieme ai soldi, c’erano anche le chiavi del negozio in cui lavora Laura, e proprio il furto compiuto dall’aggressore insieme a un complice, che molto probabilmente durante l’aggressione aveva fatto da palo, ha consentito ai carabinieri di inchiodare i due malviventi, come comunicato dalle stesse forze dell’ordine.
I carabinieri sono stati eccezionali e hanno svolto un ottimo lavoro che ha portato all’arresto dei due stranieri.
Adesso Laura, che inizialmente era stata portata al pronto soccorso della clinica S. Anna, si trova ricoverata all’ospedale S. Camillo di Roma, dove domani subirà un primo intervento di ricostruzione maxillo-facciale.
Fino alla mezzanotte di sabato Laura era in pericolo di vita: i medici temevano a causa del versamento ematico che si era formato in testa per i pugni che aveva ricevuto. Poi, fortunatamente, la situazione si è stabilizzata e il chirurgo ha potuto decidere per l’intervento che si terrà domani. Tutti avevano temuto per la sua vita, perché i medici hanno spiegato che nove volte su dieci i colpi dello stesso tipo che ha ricevuto Laura portano alla morte della vittima, come successo anche sabato notte all’imprenditore pestato dai buttafuori di una discoteca all’Eur.
La prognosi iniziale data alla ragazza è di almeno 50 giorni, ma questi non saranno di certo sufficienti a togliere a Laura i segni indelebili lasciati dall’aggressore nella sua psiche e nella sua anima.
Laura, infatti, è stata ferita psicologicamente al punto che adesso sta chiedendo scusa per quello che è accaduto, come se fosse lei colpevole, quando invece è solo una vittima.
Oltre alle tumefazioni e alle fratture (il suo volto è come rientrato su sé stesso), ha adesso delle ferite psicologiche difficili da guarire.
La sera dell’aggressione nessuno è intervenuto, nessuno si è accorto di quanto stava succedendo, malgrado fosse ancora presto e la strada fosse molto trafficata. Questo indica che in quella strada, così come in molte altre del territorio, serve maggiore illuminazione, maggiore sicurezza.
Laura come Z.G., la 25enne che un mese prima aveva subito un’analoga aggressione. Stessa strada, stesso modus operandi. Ma a Laura è andata molto peggio. Speriamo solo che non accada ancora: abbiamo raccontato nel dettaglio la terribile esperienza di questa giovane per mettere in guardia le altre ragazze.
Aggredita con violenza inaudita per rubarle la borsa a Torvaianica: il racconto di quanto accaduto
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