Fake Agenzia delle Entrate. Il Natale e le feste si avvicinano, e con esse anche le solite truffe che accompagnano questo periodo dell’anno. Questa volta la maschera dei truffatori porta il nome di Agenzia delle Entrate. Infatti, chi di voi non aprirebbe il proprio indirizzo PEC per visualizzare una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate o dell’INPS? Il ragionamento degli hacker non fa una grinza. Sono nomi che non possono o non si riescono ad evitare sul proprio indirizzo di posta certificata. E’ la nuova truffa di fine anno, e sono sempre di più le persone che stanno ricevendo una PEC, ovvero un’email certificata, falsa con in oggetto la scritta ”Comunicazione”. Il mittente, come detto, ha un nome di tutto rispetto. Dopo aver cliccato sul link contenuto al suo interno, poi, vieni rimandati ad una pagina successiva in cui si fa intendere di dover controllare e verificare la firma elettronica. Sulla pagina in questione, si viene collegati ad un sito dove si è invitati a inserire i propri dati e la propria firma elettronica.
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Come riconoscere la truffa di Agenzia delle Entrate
Uno degli stratagemmi per poter identificare la truffa sin da subito, è quello di gettare un occhio all’indirizzo email da cui proviene la comunicazione, ce di solito compare come dc.liquidazione5.noreply@pec.agenziaentrate.it. Certo, in passato l’Agenzia delle Entrate aveva utilizzato email simili per delle comunicazioni in merito alle liquidazioni. Proprio per questo non appare strana l’email truffa agli sventurati che la incontrano. La differenza sta nell’assenza delle lettere “gt”. Infatti le email ufficiali dell’Agenzia delle Entrate erano simili a questi al seguente indirizzo: dc.gt.liquidazione1.noreply@pec.agenziaentrate.it. Inoltre, un altro semplice modo per riconoscere l’attacco hacker è il fatto che la PEC di comunicazione è accompagnata dalla presenza di 2 allegati: uno è in formato PDF, il cui nome è composto di soli numeri; l’altro è un file di testo che riporta la dicitura “infoProtocollo.tx.t”. Tutti e due i file sono, purtroppo, due malware molto aggressivi. Se dovessero essere aperti o scaricati, comporterebbero un’infezione del proprio dispositivo, con relativa fuga di dati personali. In caso di ricezione di una PEC simile, l’ideale sarebbe cancellarla definitivamente, ma siate sicuri che non sia davvero l’Agenza delle Entrate.