Latina. Due donne terrorizzavano di continuo la famiglia che alloggiava nell’immobile che avevano dato in affitto. Non solo l’immobile era stato pignorato, ma addirittura le due donne pretendevano somme di denaro extra al di fuori delle rate stabilite dal contratto di locazione. Spesso con l’aiuto di qualche complice, un’altra donna di origine romena, si recavano in casa degli inquilini e li minacciavano di morte se non avessero versato il denaro richiesto. Così è andata avanti per mesi, finché le vittime non si sono decise a sporgere denuncia. Paura, terrore ed estorsioni che sono andati avanti per mesi nella città di Latina.
Questa mattina agenti della sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile di Latina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di tre donne, indagate a vario titolo dei reati di estorsione, violazione di domicilio, danneggiamento ed appropriazione indebita.
Gli antefatti
Era il mese di giugno del 2021, quando un cittadino extracomunitario di nazionalità egiziana, assieme a sua moglie, si è deciso a sporgere denuncia nei confronti delle tre donne. L’uomo ha raccontato che, da circa un anno, lui e la moglie erano sottoposti a continui atti estorsivi.
Precisamente, la vittima ha riferito di aver preso in affitto un appartamento di proprietà di una donna di Latina, la quale concedeva in locazione l’immobile nonostante fosse pignorato dal 2019.
Affido abusivo ed estorsione
L’uomo in questione ha dichiarato di essere stato costretto dalla proprietaria e da una sua complice di Sabaudia a versare la somma di 400 euro al fine di ottenere l’idoneità alloggiativa dell’appartamento. Di fronte all’ennesimo tentativo di estorsione, in cui le due donne avevano preteso ulteriori 600 euro per l’idoneità alloggiava, l’uomo si è opposto e ha sporto denuncia.
Durante le indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica di Latina, è poi successivamente emerso che le due donne richiedevano il canone di affitto, non già secondo gli accordi contrattuali, ma in “trance” arbitrariamente imposte. In aggiunta, le due donne, con la scusa del pagamento dell’affitto, pretendevano qualunque somma di denaro. In pratica, tutto quello che gli inquilini avevano in tasca al momento della richiesta.
L’arresto
Ma c’è di più. Quando l’inquilino si rifinava di versare ulteriore denaro, oppure se ne trovava sprovvisto in quel momento, una delle due donne si presentava in casa in compagnia di un’altra complice. Assiemo a quest’ultima di nazionalità romena, terrorizzavano gli inquilini e li minacciavano. Secondo la testimonianza le vittime venivano minacciati anche di morte. La vittima ha, infine, raccontato un altro episodio di singolare violenza da parte delle due malviventi. Pare che una volta, dinanzi ad un rifiuto, una delle due donne sia andata così tanto in escandescenza da picchiare la moglie dell’inquilino completamente in preda all’ira. Ora le due donne, e la complice di origine romena, sono agli arresti domiciliari.