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Addio a Lando Fiorini, la voce per eccellenza della canzone romana

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E’ morto questa sera a Roma Lando Fiorini, la ‘Voce de Roma’. A darne notizia è il figlio Francesco all’Adnkronos. Il cantante e attore romano era nato a Roma il 27 gennaio 1938 e fra poco avrebbe compiuto 80 anni.

In oltre 50 anni di carriera ha rappresentato, attraverso le sue canzoni, la romanità più squisita, colta, disincantata, ma anche affabile, generosa. Le sue canzoni sono un inno alla città, una testimonianza d’amore. ‘Stornellata romana’, ‘Pe’ lungo Tevere’, ‘Barcarolo romano’, ‘Ciumachella de Trastevere’, ‘Semo gente de borgata’, ‘Na preghiera pe’ Roma sparita’, ‘Nun je dà retta Roma’, Chitarra romana’, Roma in saccoccia…”.

 

Classe 1938 Lando Fiorini (il vero nome Leopoldo) era nato nel popolare quartiere di Trastevere. Ultimo di otto figli, viene affidato dai genitori ad una famiglia di Modena. Trascorre l’infanzia a Disvetro di Cavezzo prima di ritornare nella capitale. Piccoli lavori per sbarcare il lunario. Barbiere, riparatore di biciclette, facchino ai Mercati Generali. Ma è proprio tra i capannoni dell’Ostiense che il giovane Lando scopre la sua vocazione.

(fonte adnkronos)

 

Tornato a Roma, tenace e volenteroso, dapprima fa disparati lavori, quali il barbiere ed il riparatore di biciclette. Nel 1959 Lando Fiorini fa il facchino ai Mercati Generali di Via Ostiense a Roma e qui, tra la gente della sua città, non perde occasione per intonare canzoni melodiose (spinto più che altro dal suo grande amico “Nino er biondo” e da Amedeo Silvestri, cassiere della ditta D’Acunto-Santini. Amedeo lo spinge per studiare canto, considerato che le premesse per sfondare come cantante, ci sono tutte). Motivi semplici che alleviano la tristezza del vivere quotidiano. È proprio da queste realtà che nasce il suo desiderio di cantare. 

Nel 1961 partecipa al Cantagiro e dopo l’affermazione alla kermesse itinerante, interpreta la commedia musicale firmata Garinei e Giovannini “Rugantino” interpretando il ruolo del cantastorie e del popolano romano che canta la canzone Ciumachella de Trastevere. Nel frattempo si susseguono apparizioni alla radio e alla TV. Alla radio, per due anni di fila, è l’animatore di l’Arciroma mentre in televisione parte a diversi spettacoli, da Dizionaretto musicale a Il Paroliere questo sconosciuto, a Ciao Mamma, per approdare all’edizione del 1966 di Canzonissima.

Dopo un’apparizione in TV ad Adesso musica, con Chitarra romana, Fiorini interpreta un film a fianco di Franchi e Ingrassia, Storia di fifa e di coltello – Er seguito der più, parodia di Er più – Storia d’amore e di coltello di Sergio Corbucci con Adriano Celentano, interpretando il ruolo di un cantastorie, Verdicchio.

Lando Fiorini con gli attori Ombretta De Carlo, Raf Luca, Pierfrancesco Poggi, Olimpia Di Nardo durante le prove di un varietà al Teatro Puff anni 70 Nel 1972 Fiorini, in compagnia di Toni Ucci, Rod Licary e Ombretta De Carlo, parte alla volta di Torino per registrare la sua prima serie televisiva in quattro puntate: “Ciao, torno subito”. Partecipa poi ad altre due trasmissioni televisive: Come quando fuori piove interpretando la canzone Cento campane, sigla del noto sceneggiato televisivo Il segno del comando in origine incisa da Nico, e ad Adesso musica dove, oltre a cantare Dammelo un bacetto, racconta degli aneddoti e presenta al pubblico il suo ultimo LP appena uscito Roma, ieri e oggi e la partecipazione dopo qualche anno a Canzonissima con la canzone Cento campane.

Nel 1974 interpreta in televisione, nello spettacolo Girovacanze, la canzone Er monno, che ha poi portato in finale a Un disco per l’estate. Prendendo parte, inoltre, a Canzonissima nel girone folk e con la canzone Barcarolo romano, seguita da Pupo biondo e da Ponte mollo. Ottiene il maggior numero di voti da parte della giuria nella storia di Canzonissima (300) appunto con Barcarolo romano. È praticamente scontata la sua vittoria. Poi accade qualcosa e la vittoria gli sfugge. Comunque, come scriveranno anche i giornali, Fiorini è il vincitore morale di Canzonissima.

Nel 1975, torna a Un disco per l’estate con “So’ stato er primo a fatte dì de sì”. Ha cantato anche per la tv. Nel 1976 conduce insieme a Maria Rosaria Omaggio la trasmissione televisiva Er Lando furioso. Inoltre scrive il testo della canzone Un sogno di marmo composta da Stelvio Cipriani, tratta dalla miniserie televisiva Il fauno di marmo. Conosce poi Erminio Macario e viene da lui scritturato come “attor giovane”. Fiorini accetta con entusiasmo e parte alla volta di Milano, dove registra due puntate della trasmissione televisiva Macario più. Partecipa quindi allo spettacolo Una valigia tutta blu con Walter Chiari dove ripropone, con grande successo, Barcarolo romano. Registra poi la sigla musicale dello sceneggiato radiofonico Paolo Pelliccioni, brigante.

Negli anni ’80 partecipa a numerose trasmissione radiofoniche della Rai, tra cui “Il guastafeste” e “Musica e parole per un giorno di festa” su testi di Marco Di Tillo. Partecipa al Festival di Sanremo 1994 come membro della Squadra Italia cantando Una vecchia canzone italiana.
(fonte Wikipedia)

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