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Acilia, campo nomadi di Via Morelli “zona franca”, Casapound: “Degrado e aggressioni, va sgomberato”

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Ieri pomeriggio CasaPound Italia è scesa in piazza ad Acilia, per contestare i disagi pervenuti con la presenza del campo nomadi dietro via Domenico Morelli.

Una situazione di grande criticità e disagio sociale pervade questo sito fatiscente della comunità nomade locale, che in tanti anni si è resa già protagonista di tanti disagi – anche gravissimi – ai danni della cittadinanza. Il campo è situato lungo una strada sterrata alle spalle del centro di raccolta AMA di Macchia Saponara e ai piedi dei binari della Roma-Lido, in un contesto dove più volte chi vi abita si è reso protagonista di furti e violenze verso i residenti della zona: proprio ultimamente i cittadini hanno dovuto fare i conti con il tentativo di rapina e stupro verso una signora del quartiere, cui si va ad aggiungere – la settimana scorsa – un’aggressione verso un giovanissimo ragazzo del posto. Una condizione insostenibile che ha spinto CasaPound Italia – nel pieno di agosto – a scendere in strada, sostenuta da tantissimi cittadini nonostante le altissime temperature di questi giorni: il movimento ha ribadito la necessità dello sgombero di questo campo nomadi, come oltretutto già approvato all’interno del Consiglio del X Municipio.

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Ai nostri microfoni si è fermato il giovane Samuele, il ragazzo vittima del brutale pestaggio da parte dei nomadi provenienti dal campo di via Morelli: “Tutto è avvenuto nella notte di giovedì scorso: dopo essere sceso dall’autobus notturno e attraversato il sottopassaggio di San Francesco, tra il vivaio e la struttura dell’AMA sono stato aggredito con un pugno da un nomade: questa persona stava in compagnia di altri tre rom, situati in un punto di penombra della strada. Io sono riuscito fortunatamente a difendermi, riuscendo a far cadere per terra il mio aggressore: subito è accorso un altro nomade, che nel tentativo di aggredirmi è inciampato – fortunatamente – sull’altro mio aggressore ancora a terra. Gli altri due che aspettavano al ciglio della strada, vedendo tutto questo sono corsi a prendere oggetti contundenti – un bastone e un sasso – per lanciarmeli addosso: per fare tutto questo si sono dovuti allontanare, concedendomi quei pochi istanti per poter scappare e ricevere i primi soccorsi”.

Ha concluso: “Ora preferisco prevenire ogni rischio uscendo la sera, utilizzando maggiormente la macchina nelle ore serali per stare tranquillo. Mi viene da pensare quale epilogo vi sarebbe stato se al posto mio si fosse trovata una persona che non sa difendersi: probabilmente ci saremmo trovati davanti a una tragedia”.

Luca Marsella – consigliere Municipale del X Municipio di Roma Capitale – ha così commentato l’iniziativa di CasaPound Italia, portando vicinanza e piena solidarietà ai residenti locali: “Parliamo di un insediamento abusivo presente da qualche anno, che si trova a via Morelli nelle vicinanze di una ferrovia e una scuola. Una situazione molto pericolosa, visto che gli abitanti del campo si sono resi protagonisti più volte di aggressioni ai danni della cittadinanza. Qualche settimana fa nel tentativo di derubare una signora, hanno provato anche a compiere uno stupro su questa persona: l’autore del gesto è stato arrestato e proveniva da queste baracche! Pochi giorni fa è stato aggredito un ragazzo, nel tentativo di una rapina ai suoi danni: tutto scongiurato grazie all’arrivo delle forze dell’ordine”. Ha continuato:

“Quest’insediamento abusivo dev’essere sgomberato! Come consigliere ho già presentato un documento, che è stato votato all’unanimità dal Movimento Cinque Stelle e il centrodestra: l’iniziativa non è stata sostenuta dal Partito Democratico e l’ex parroco De Donno, che sono usciti dall’aula durante la discussione della tematica”. Conclude: “E’ una situazione molto grave. La discussione del nostro documento presupponeva lo sgombero di questo campo, che però non arriva: se non avverrà entro pochi giorni, saremo noi di CasaPound – con l’aiuto dei cittadini – a sgomberare ogni pezzo della baraccopoli”.

Ai nostri microfoni ha rilasciato una dichiarazione anche Carlotta Chiaraluce, portavoce locale di CasaPound Italia nel X Municipio: “Finalmente c’è un governo – che seppur non abbiamo sostenuto – segue la linea storica di CasaPound. Noi siamo anni che denunciamo queste situazioni d’illegalità e di abusi, come abbiamo peraltro fatto a Casal Bruciato, al Camping River o come fatto su questo territorio nella pineta delle Acque Rosse, sulle baraccopoli di Castel Fusano e in questa situazione di Acilia. Denunciamo questa illegalità con CasaPound che è sempre per strada, per prima insieme ai residenti a segnalare questi episodi purtroppo molto frequenti nel territorio lidense: un paio di mesi fa l’aggressione alle Acque Rosse ai danni di due ragazzi, tre settimane fa il tentato stupro qui ad Acilia, l’aggressione l’altra sera a un ragazzo: abbiamo raggiunto il limite, questo governo non farebbe male a seguire le nostre denunce”.

Andrea Rapisarda

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