MILANO (ITALPRESS) – In pochi mesi il Coronavirus Covid-19 ha rivoluzionato completamente lo scenario mondiale. Anche per quanto riguarda l’inquinamento da CO2 che viene dal traffico dei veicoli a motore endotermico. Secondo il sito “vaielettrico.it” la forte diminuzione degli inquinanti dovrebbe spingerci sempre piu’ verso una “green mobility” accelerando la produzione e soprattutto l’utilizzo delle vetture spinte da un propulsore 100% elettrico. “Nell’UE, il 2020 sembrava gia’ avviato a diventare l’anno zero per l’inizio delle politiche sostenibili delineate nel programma Green Deal. I 1.000 miliardi di euro d’investimenti previsti per decarbonizzare il Vecchio Continente entro il 2050 rischiano ora di dissolversi in nome di una veloce quanto miope ripresa economica” scrive “vaielettrico.it” che spinge perche’ no si annulli “un decennio di lavoro e di ricerca dedicati a coniugare la sostenibilita’ con il settore dei trasporti”.
“Tutto cio’ non puo’ essere cancellato. Tanto piu’ che il Ministero dell’Ambiente ha registrato, nell’arco di un mese, una riduzione fino al 50% di biossido d’azoto (NO2) in Pianura Padana a seguito delle restrizioni sulla mobilita’ introdotte per contrastare il Coronavirus. Un dato importante, specie se correlato con le morti imputabili all’inquinamento atmosferico: oltre 76.000 vittime in Italia soltanto nel 2016 (fonte EEA). L’elettrificazione puo’ cambiare questo scenario. Infatti, secondo uno studio elaborato dallo stesso portale, nel Belpaese si potrebbe evitare l’immissione in atmosfera di 1 Mt di CO2 qualora circolassero 2 milioni di autovetture elettriche. Un numero in apparenza elevato, ma che in realta’ corrisponde al 5% circa delle macchine censite da ACI nel 2018”.
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