Saranno ben novantotto le candeline che uno dei Rioni più suggestivi di Roma dovrà spegnere dinnanzi la sua vivace e affezionatissima comunità questa domenica. Famosa in tutto il Mondo e a tratti icona della “romanità”, la Garbatella si accinge a breve a tagliare il traguardo del secolo di vita. Persino l’etimologia del nome di quest’area cittadina è curiosa ed affascinante: narra la leggenda che Maria, una signora semplice, gentile nei modi e dal cuore grande, locandiera di professione, proprio per questo suo garbo ispirò il nome dell’intera borgata.
Tornando alla storia reale della Garbatella, possiamo affermare con certezza che questo sia l’unico rione che può vantare una data di nascita certa. Nata nel lontano 1920, precisamente il 18 febbraio, fu progettata per essere un importante porto fluviale commerciale collegato con quello di Ostia tramite un canale artificiale. Fu concepita come una vera e propria “città giardino” tipica dell’urbanistica inglese: piccoli edifici simili a villette completamente immersi nel verde privato e pubblico. Queste palazzine, gestite da cooperative, avrebbero dovuto accogliere tutti gli operai portuali della Capitale dell’allora Regno d’Italia e farli vivere in un contesto urbano dignitoso, a misura d’uomo. E così è stato fino agli anni ’70, quando la speculazione edilizia galoppante fece sorgere edifici in palese contrasto con lo stile architettonico della Garbatella delle origini.
Il rione non divenne mai un porto fluviale; lo stesso canale di collegamento tra la città ed Ostia non fu mai costruito. Tuttavia la popolazione che lo ha abitato dalla seconda decade del ‘900 almeno fino ai primi anni del 2000 è stata da sempre quella appartenente alla classe operaia. Oggi la popolazione di quest’area di Roma è assai variegata e la fama di quartiere popolare ed operaio è stata a poco a poco sostituita da quella di zona glamour che, nonostante la trasformazione subita dal secondo dopoguerra ad ora, resta molto vivibile e tranquilla.
L’immancabile “Buon compleanno Garbatella”, ovvero l’evento che dal 1999 si ripete annualmente, grazie all’eccellente lavoro dell’associazione Itaca, in questo splendido gioiello dell’VIII Municipio di Roma Capitale ha come tema la “Dignità”. Negli undici giorni di festeggiamento, dal 14 al 24 febbraio, il cui apice si avrà ovviamente il 18, quando la banda della Polizia Municipale eseguirà un concerto per la cittadinanza, si susseguiranno molte manifestazioni artistiche tutte dislocate in punti diversi della Garbatella. Si va dalle mostre fotografiche alle visite guidate, sino a giungere a concerti anche in dialetto romanesco.
E mentre la città si dibatte freneticamente tra i problemi quotidiani, è bello immaginare che Maria la locandiera, almeno lei, alzi il calice felice e serena come sempre e con un sorriso brindi alla sua ed alla nostra fortuna. Ancora auguri Garbata Signora!
Alessandro Paolo Berionne