Le indagini della Polizia di Stato sono partite da un devastante incendio scaturito presso un’azienda di Guidonia. Analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’impresa, gli investigatori del commissariato di Tivoli hanno riconosciuto un pregiudicato della zona: B.M., di 36 anni
Perquisita la sua abitazione, gli agenti hanno trovato gli abiti utilizzati dall’uomo per compiere l’evento criminoso: a quel punto ha confessato, adducendo futili motivi alla base del gesto.
Qualche giorno dopo, negli uffici di Polizia di Tivoli, un imprenditore ha denunciato di essere vittima di minacce e di un tentativo di estorsione da parte di due uomini: B.M. ed il suo complice O.S. pretendevano, dall’uomo d’affari, 5.000 euro come compenso per aver appiccato l’incendio ai locali dell’azienda di proprietà di una persona con la quale il denunciante aveva avuto dei dissapori.
Ottenuta dall’autorità giudiziaria l’ordinanza di custodia cautelare, i poliziotti hanno quindi preparato una trappola facendo prendere un appuntamento tra la vittima ed i criminali per la consegna del denaro: appostati nel luogo dell’incontro, gli agenti sono intervenuti al momento del passaggio dei soldi. I due incendiari estorsori sono stati arrestati e condotti presso il carcere di Rebibbia.