Riportiamo on line l’intervista fatta da Michele Lotierzo a Piero D’Angeli ed Antonella Sasso, pubblicata nel numero de “Il Corriere della Città” di settembre, in quanto, per errore, sul cartaceo è stata andata in stampa la bozza e non la versione definitiva dell’articolo. Ce ne scusiamo con gli interessati.
Sig.ra Sasso lei è impegnata su vari fronti, come mai prende a
cuore anche l’organizzazione di questo evento?
E’ vero, sono molto impegnata nel lavoro e con la famiglia, ma tengo molto al mio
territorio e di fronte alle tante carenze che riscontro giornalmente sento l’esigenza di fare qualcosa. Metto tutta la mia passione, l’impegno che posso profondere per cercare di portare qualcosa di bello, a beneficio essenzialmente dei giovani e per impegnarli nel sociale. Le rammento soltanto che Ardea non ha punti di ritrovo giovanili e per questo collaboro da sette anni con l’Associazione diretta dal mio amico D’Angeli. La mia forza suppletiva nasce proprio dall’incoraggiamento, dalla spinta
che ricevo ogni volta dai tanti cittadini che credono in quello che faccio.
Per le ragioni esposte non posso sottrarmi dal rivolgerle una domanda sul futuro politico di Ardea, in relazione alle imminenti elezioni.
Mi aspetto che finalmente ci si renda conto della mancanza dei bisogni primari e
si diano subito le risposte ai cittadini che le attendono da parecchi decenni. Che si mettano in cantiere le politiche per i giovani e gli anziani, alla stregua di quanto fanno anche gli altri comuni vicini. Che finalmente sia reso fruibile un punto di primo soccorso del quale una popolazione di circa quaranta mila abitanti ha estremo
bisogno. Inoltre, mi lasci dire, penso sia arrivato il momento di un forte ricambio della rappresentanza politica e l’emergere di qualche figura femminile, visto che in consiglio comunale se ne sono perse le sembianze.
E il sindaco?
Che sia una figura forte, del territorio, disponibile, in grado di capire le persone e di circondarsi di collaboratori capaci per far cambiare passo al paese.
Piero D’Angeli, anni quarantatre, dipendente pubblico, sposato, Presidente dell’Associazione “Nuova California 2004” dall’anno della sua costituzione e già in passato Presidente dell’Associazione la Marina. Noto per le sue battaglie a favore dei cittadini del quartiere. Di formazione di centrodestra, ma senza timore a schierarsi dalla parte della ragione e degli interessi della gente, prescindendo da ideologie e schieramenti. Insomma uno che non “la manda a dire”!
Sig. D’Angeli lei ha spiegato il suo approccio alla politica, ma la sua associazione che orientamento professa?
L’Associazione è una realtà composita, dove ciascuno è libero di professare il credo che ritiene opportuno, ma su un punto siamo tutti d’accordo: la nostra stella polare è il perseguimento del bene dei cittadini senza se e senza ma. Il nostro impegno non conosce altre direzioni e in tale ottica abbiamo cercato di favorire amici di centrodestra e di centrosinistra, nella convinzione che dagli scranni del consiglio comunale potessero battersi egregiamente nell’interesse e per i bisogni dei cittadini.
A lei viene attribuito il merito dell’elezione di Iotti?
Diciamo che il merito è anche mio, ma soprattutto del Comitato di Quartiere, ma accanto a Iui l’Associazione aveva scelto anche Marcucci, Iotti resta un caro amico, ma il giudizio sull’amministratore resta non positivo. Ci saremmo aspettati molti
di più da lui, era stato scelto per la sua giovane età, per la voglia di cambiare le cose in questo comune, ma dopo quasi cinque anni i problemi del nostro quartiere sono aumentati, la delinquenza è aumentata, non è stato risolto il problema dell’insediamento abusivo di rom nel complesso le torri, e tanti altri problemi sono rimasti irrisolti, probabilmente non è stato in grado di comprendere un principio basilare: quando si forma un gruppo le decisioni devono essere condivise, non si possono scegliere le persone, soprattutto per incarichi di rilevo assoluto per la cittadinanza, senza tener conto dell’idea del gruppo. Quest’andazzo porta inevitabilmente al distacco dal territorio e allo smarrimento della motivazione originale che traeva stimolo dalla necessità di incidere positivamente sul bene comune. Di Marcucci, non ho molto da dire, se si eccettua che forse si aspettava molto di più da noi e per questo si è allontanato.
Senta dalle sue parole mi sembra di cogliere una profonda amarezza, questo significa che la troveremo a battersi in prima persona alle prossime elezioni?
In un certo senso sì, lei ha ragione, ma è ormai certo che l’Associazione Nuova California cercherà di risvegliare le coscienze dei cittadini, cercherà di far capire alle persone che è arrivato il momento di cambiare marcia, abbiamo bisogno di far uscire il nostro quartiere dal coma in cui è sprofondato, magari favorendo iniziative di respiro civico, se sarò io o un altro a candidarmi lo vedremo a tempo debito. Il Comitato Civico per la riqualificazione di Tor San Lorenzo nato da poco dall’unione di tanti cittadini stanchi (me compreso) dei soprusi delle varie amministrazioni che si sono succedute presenterà una propria lista civica per Nuova California – Tor San Lorenzo, di certo non presenteremo un nostro candidato sindaco, ci collegheremo,
indipendentemente dall’appartenenza politica, con chi presenterà un progetto importante di riqualificazione del territorio.
Ci dica qualcosa sull’attività dell’Associazione e sull’evento appena passato.
L’associazione Nuova California oltre a curare, appunto, l’evento annuale “E…State con noi” cerca di impegnarsi nelle questioni della carenza dei servizi primari e
secondari, sul fronte dei servizi sociali, dell’ambiente e della natura. In particolare ha editato le giornate dell’ecologia e sensibilizzato da molti anni i cittadini sulla necessità della raccolta differenziata. Per l’evento non le dico nulla, sono i fatti a parlare: quattro giorni, nessun finanziamento da parte del Comune, circa 100 espositori e oltre diecimila presenze giornaliere cose altro aggiungere? Colgo l’occasione per ringraziare il mio Vice Presidente, il Segretario Generale, il Tesoriere e gli altri membri del direttivo che mi supportano da tanto tempo, nella speranza di avere davanti a noi ancora tanti anni di successo.