Analgesici oppioidi prescritti falsi medici e spacciati in provincia di Roma e Latina, utilizzando ricette del Sistema Sanitario Nazionale. I medicinali stupefacenti venivano acquistati nelle farmacie e, in un lasso di tempo di poco più di un anno e mezzo, avevano fruttato un guadagno di circa 50 mila euro. Per questo alle prime luci dell’alba di oggi, i Carabinieri del Nas di Latina, a conclusione di una complessa indagine, denominata “SISTERS” – coordinata e diretta, inizialmente dalla Procura della Repubblica di Latina e successivamente da quella di Velletri nella persona del Sostituto Procuratore dott. Giovanni Taglialatela – hanno dato esecuzione, nel comune di Velletri, ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di 5 persone indagate per ricettazione, falso materiale in certificazioni mediche e detenzione illecita di sostanze stupefacenti per finalità di spaccio. I provvedimenti restrittivi, emessi dal Gip del Tribunale di Velletri, dott.ssa Ilaria Tarantino, sono stati eseguiti con il supporto di militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, del Comando Antifalsificazione Monetaria, del Comando Provinciale Roma e con l’ausilio del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare.
Le indagini
L’indagine è scaturita a ottobre 2019 da una denuncia sporta da un titolare di una farmacia pontina a cui una delle indagate aveva esibito una falsa prescrizione medica di un farmaco ad azione stupefacente, “DEPALGOS”, un analgesico oppioide il cui principio attivo è un composto di Ossicodone (un agonista oppioide completo con azione simile alla morfina rientrante nella Tabella I di cui al D.P.R. 309/90) e di Paracetamolo (un analgesico ad azione periferica). I successivi approfondimenti investigativi, compiuti attraverso un’intensa attività investigativa (consistita in intercettazioni telefoniche, ricognizioni fotografiche, servizi di osservazione, sommarie informazioni, acquisizioni di documentazione, esame di tabulati telefonici, analisi di apparati cellulari sottoposti a sequestro), hanno permesso di definire il “modus operandi” posto in essere dai citati soggetti, alcuni dei quali con precedenti specifici, che servendosi, anche di ricette del S.S.N. e timbri medici di provenienza delittuosa realizzavano prescrizioni mediche false utilizzate per l’acquisto, presso farmacie della provincia di Latina e Roma, di ingenti quantitativi del farmaco stupefacente da destinare alla successiva cessione. Nel corso del periodo delle investigazioni (ott.2019 – gen. 2021) è stata monitorata una “piazza di spaccio parallela” di circa 4.000 compresse del suddetto medicinale, per un profitto illecito di circa 50.000 euro.
A riscontro dell’attività svolta, il nucleo antisofisticazioni pontino nel contesto di mirate precedenti perquisizioni effettuate presso le abitazioni di alcuni indagati tutti residenti nel comune di Velletri e legati tra loro da un vincolo di parentela costituito da due sorelle, dai rispettivi compagni conviventi nonché dalla madre di uno di quest’ultimi, oltre a sequestrare vario materiale utile ai fini probatori, accertava anche il coinvolgimento, nella stampa di alcune false ricette mediche, di una tipografia per la quale l’A.G. ha disposto un decreto di perquisizione.