Troppo spesso esercenti commerciali senza scrupoli vendono alcol a minori, pur di fare cassa, pur di assicurarsi un cliente in più. Un fenomeno sul quale gli inquirenti mantengono alta la guardia, visto che a causa dell’uso, o anche dell’abuso di sostanze alcoliche, capita anche che alcuni ragazzini finiscano in ospedale, come successo qualche mese fa a Nettuno. Episodi sui quali non si transige e, in quell’occasione, in bar che aveva venduto alcol alla 15enne portata nel vicino nosocomio in codice rosso, è stato chiuso, con sospensione temporanea della licenza.
La Polizia sorprende un commerciante a vendere alcol a una 14enne
E l’attenzione in merito a questi episodi resta alta. I controlli sono assidui, Ed è stato proprio nel corso dei controlli straordinari della Polizia Locale di Tivoli – nell’ambito del progetto di rafforzamento dei servizi serali e semi-notturni nei weekend – in data 30 giugno u.s. che è stato accertato che una ragazza non ancora 15enne stava consumando una bevanda alcolica appena somministrata da un esercizio sito nel centro storico di Tivoli.
Gli agenti intervenuti hanno provveduto a identificare i protagonisti, contattando anche i genitori della minore e hanno proceduto nei confronti del titolare che veniva deferito all’autorità giudiziaria per il reato di cui all’articolo 689 del codice penale che recita: ‘In tutti i pubblici esercizi situati sul territorio nazionale è vietata la vendita e la somministrazione di bevande alcooliche ai soggetti minori di anni diciotto’.
Pugno duro contro i titolari di locali che vengono liquori a minori
Il ripetersi di questi accadimenti costringe le forze dell’ordine ad avere il pugno duro contro i titolari di attività commerciali che violano la disposizione normativa in materia. Solo qualche tempo fa un locale situato a Ponte Milvio è stato chiuso per dieci giorni, mentre un altro a Centocelle è stato multato e l’attività sospesa. Si tratta di servizi mirati alla tutela della salute dei giovanissimi che proseguono costantemente.