Terracina. La sicurezza sul lavoro non è un optional, né può essere ritenuta una misura accessoria quando ci sono in atto dei cantieri e quindi delle zone potenzialmente pericolose per passanti e lavoratori. Come il recente caso di un cantiere per la costruzione di un impianto sportivo nella città di Terracina. Troppo spesso si sentono notizie di cronaca relative alle morti sul lavoro e ad incidenti provocati da strutture cantieristiche. In Italia, purtroppo, il problema delle morti bianche è dilagante.
Il bollettino dei controlli a Terracina
Giornata intensa e di controlli per i Carabinieri, che hanno passato in rassegna diverse attività della zona al fine di scongiurare incidenti sul luogo di lavoro. I controlli, tra le altre cose, hanno riguardato anche il rispetto del protocollo di sicurezza per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro. A Terracina, i militari dell’Arma del luogo, unitamente al Nucleo Ispettorato del Lavoro di Latina, hanno deferito all’A.G. un cinquantenne di Caserta, legale rappresentante di una società di costruzioni, incaricata della realizzazione di una struttura sportiva.
50enne di Caserta nei guai sul lavoro
Il soggetto in questione non aveva ottemperato all’obbligo a cui sono generalmente sottoposti datori di lavoro, dirigenti e preposti. Cioè quello di esibire la prevista documentazione inerente ai ponteggi. Inoltre, nemmeno erano state messe in opera le recinzioni del cantiere con modalità chiaramente visibili e individuabili. Oltre alla scarsa recinzione della zona, il materiale impiegato era diverso da quello previsto. Infine, gli operai stessi venivano relegati, per il pranzo, in un refettorio stretto ed angusto. Di certo non idoneo per capienza, in violazione delle norme sul lavoro ed a quelle anti covid.