Home » Terracina Notizie » MMA, Mauro Cerilli ‘The Hammer’ trionfa a Singapore. Il campione di Terracina: ‘La famiglia è la mia motivazione’

MMA, Mauro Cerilli ‘The Hammer’ trionfa a Singapore. Il campione di Terracina: ‘La famiglia è la mia motivazione’

Pubblicato il

Una grande vittoria quella del campione di MMA Mauro Cerilli, meglio conosciuto come “The Hammer”. Il 37enne di Terracina è riuscito a mettere k.o. “The Daghestan Machine” (Abdulbasir Vagabov) che arrivava da 10 vittorie consecutive prima del limite, 9 addirittura al primo round.
La vittoria di Cerilli è avvenuta il 29 gennaio a Singapore nel main event di One, una delle maggiori promotion di Mma e kickboxing al mondo. Ma conosciamo meglio The Hammer, un campione nato e cresciuto a Terracina, con alle spalle una vita di sacrifici e battaglie che alla fine sono valse immense soddisfazioni.

Mauro Cerilli “The Hammer” da Terracina alla pro MMA

La storia di Mauro Cerilli è davvero particolare e rappresenta un bellissimo messaggio, soprattuto per i ragazzi più giovani: mai arrendersi davanti alle difficoltà e alle battaglie che la vita ci mette davanti. Ecco come Mauro, da ragazzo “scapestrato” è diventato “The Hammer” un campione delle MMA. 

«Sono cresciuto a Terracina – racconta Mauro – e già da piccolo avevo un brutto temperamento. Per educarmi a 6 anni mio padre mi ha iscritto in una palestra di Judo, ed è stata un’esperienza che mi ha fatto entrare in contatto con dei veri valori. Ho anche gareggiato fino a 14 anni, poi ho smesso perché purtroppo mi sono fatto trascinare da cattive amicizie. Passavo tutto il mio tempo per strada ed ero una testa calda, ai tempi poi a Terracina le risse erano frequenti e spesso ero coinvolto. Ho anche rischiato grosso, sono stato accoltellato un paio di volte. Per fortuna non ho avuto conseguenze fisiche gravi e sono stato abbastanza saggio da non cadere nel vizio della droga e a non finire in prigione.
A 23 anni mi sono sposato ma il mio matrimonio è finito pochi anni dopo e non nel migliore dei modi. Mi sono ritrovato solo e con una bambina piccola da crescere.
Fortunatamente ho però incontrato la mia attuale moglie, con la quale ho poi avuto altri due figli, e lei è stata la grande svolta della mia vita. Mi sono ripreso mentalmente ed anche fisicamente. All’epoca ero obeso, ero arrivato a pesare 160 chili (Mauro è alto 1.88 e oggi combatte a 115 chili, Ndr). Le Mma ho cominciato a praticarle proprio per mettermi in forma. Le seguivo in TV ma mai mi sarei aspettato di farle diventare una professione».

Il debutto da professionista

Mauro debutta da professionista a 29 anni e il suo debutto va alla grande: anche con un solo anno di pratica alle spalle riesce a vincere in soli 2 minuti.
«All’epoca non avevo nemmeno un maestro». Prosegue “The Hammer. «Sono partito con quello che mi ricordavo del judo e poi mi sono formato da autodidatta girando varie palestre in Italia. Ho conosciuto Alessio Sakara del quale sono stato sparring partner per tre anni. Ho poi incontrato la leggenda della muay thai Rob Kaman che in quel periodo viveva a Roma e così ho potuto sviluppare le mie tecniche di colpi».

Campione sul ring e lavoratore tuttofare per la famiglia

Nel frattempo, quando non è sul ring, Mauro si ritrova a dover fare diversi lavori per mantenere la sua famiglia e i suoi figli. Prova ad aprire un’officina da fabbro, ma dopo qualche tempo si vede costretto a chiuderla per mancanza di clienti. Dopodiché inizia a svolgere moltissimi lavori saltuari. Diventa addetto alla sicurezza nei locali di sera, mentre di giorno va a fare le pulizie nei condomini insieme alla moglie. In tutto questo “The Hammer” riesce ad allenarsi costantemente e continua a collezionare vittorie sul ring, conquistando i titoli nella promotion italiana Slam e nella tedesca Wfmc. 

L’incontro con il maestro Borgomeo

Successivamente Mauro incontra un’altra persona che riesce a dare una svolta alla sua vita: Lorenzo Borgomeo, maestro all’Aurora di Roma, la più grande palestra di MMA in Italia.  «Finalmente avevo un maestro – racconta Mauro – e con lui ho difeso il titolo Cage Warriors nel 2018 vincendo per KO dopo soli 15 secondi. A oggi sono uno dei pochi italiani ad aver conquistato la cintura in quella promotion e l’unico ad averla difesa con successo».

La famiglia al centro di tutto

Mauro compirà 38 anni a marzo e, dopo 9 anni di grandi successi sul ring rivela: «La famiglia è la mia più grande motivazione ogni volta che entro in gabbia. Tutto quello che faccio è per i miei figli, significano tutto per me. Nell’ottagono mi spingono oltre i miei limiti e le mie paure. Cerco sempre di essere un supereroe della vita reale per loro. Voglio che vedano un atleta e un padre che mostra lealtà, sportività, umiltà e rispetto. Voglio mostrare loro che è importante affrontare le proprie paure e mostrare coraggio nella vita».

Impostazioni privacy