Una lite scoppiata tra due persone per futili motivi ha rischiato di sfociare nel dramma. Uno dei due contendenti infatti ha preso una pistola ed ha esploso un colpo, fortunatamente senza ferire nessuno. E’ successo a Terracina: la vicenda.
C’è anche la doppia denuncia a carico di due uomini nel bilancio complessivo dei controlli ad alto impatto svolti dalle forze dell’ordine nella zona di Terracina nelle scorse ore. Sono stati in particolare i Carabinieri a deferire le due persone – si tratta di papà e figlio – a seguito di una lite scoppiata con un terzo soggetto. Teatro dei fatti proprio Terracina, in provincia di Latina: e soltanto per circostanze fortuite l’episodio non ha avuto conseguenze più gravi.
Rissa a Terracina, esploso colpo d’arma da fuoco
L’uomo, di 75 anni, per cause non meglio specificate, ha iniziato a discutere in modo acceso con un’altra persona nei pressi dell’abitazione di quest’ultimo: si tratta di un 55enne sempre del posto. Gli animi tra i due si sono però rapidamente scaldati e la situazione è rapidamente degenerata.
Il 75enne infatti, una volta raggiunto il furgone con cui era arrivato sul posto, ha preso un’arma che era all’interno ed ha esploso un colpo. Fortunatamente, da quanto ricostruito, nessuno è rimasto ferito (l’uomo avrebbe sparato in aria o comunque non in direzione dell’altro contendente, ndr).
Denunciati papà e figlio
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno denunciato, a margine degli accertamenti, l’uomo ma anche suo figlio. Sì perché, se da un lato l’arma utilizzata dall’uomo non è stata ritrovata, la perquisizione personale e domiciliare a carico del figlio (di 43 anni, residente a Monte San Biagio, ndr) ha portato alla luce un fucile semiautomatico, dallo stesso mai denunciato alle competenti autorità. L’arma è stata sottoposta a sequestro penale.
Le altre armi sequestrate
Nel medesimo contesto operativo, rendono noto dal Comando dell’Arma, i Militari hanno proceduto al ritiro cautelativo amministrativo nei confronti dell’uomo di altri 7 fucili, 5 canne da fucile e 48 cartucce, il tutto – in questo caso – legalmente detenuto. Nei confronti di entrambi sarà avviato anche il procedimento per l’emissione del decreto di revoca per la detenzione armi come previsto dall’art. 39 t.u.l.p.s, ragione per cui i titoli autorizzativi per il possesso delle armi sono stati ritirati.
Per quanto riguarda le denunce a carico di papà e figlio, entrambe in stato di libertà, il primo deve rispondere dei reati di rissa aggravata e mancata comunicazione di detenzione armi mentre il secondo soltanto per la mancata comunicazione di detenzione armi.