Ha abusato sessualmente di una 14enne con sindrome psichica invalidate, ora rischia la condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione. A sedere sul banco degli imputati è un autista Tpl di 49 anni che, in servizio, avrebbe adescato e, in seguito, violentato la ragazzina. Non contento avrebbe anche filmato l’adolescente durante gli atti sessuali e diffuso i video su Whatsapp.
Le accuse di violenza sessuale di gruppo
Le accuse nei confronti del 49enne sono pesantissime e vanno dalla violenza sessuale singola e di gruppo, come riporta il Corriere della Sera, alla diffusione di materiale pedo-pornografico. Una storia dai contorni terribili se si considera che l’autista, dopo aver abusato della ragazzina, l’avrebbe costretta ad avere rapporti anche con un suo amico, anche lui a processo, e per il quale la pubblica accusa ha chiesto la condanna a 4 anni di reclusione.
L’adescamento e le violenze
Tutto accade quando la 14enne esce da scuola, in un giorno di maggio di due anni fa. Il 49enne si mostra interessato alla ragazzina, ci chiacchiera, le offre anche una sigaretta, la lusinga per carpire la sua simpatia e la sua fiducia. E ci riesce al punto da convincerla a seguirlo nella sua abitazione, dove si consumano le violenze. Ma la 14enne, a parte la giovane età che la rende già facile preda di malintenzionati, ha anche un disturbo del quale, secondo il Pm, era difficile non accorgersi.
I video postati su Whatsapp
Gli abusi si sarebbero consumati, secondo la ricostruzione della pubblica accusa, in varie giornate e tutto documentato dai video realizzati dall’indagato che ha pensato bene di inviare a un amico, il quale in un primo momento indagato anche lui, è stato ritenuto estraneo a quei fatti, visto che non ha chiesto di prendere visione delle violenze.
Ora l’autista Tpl, a processo per violenze sessuali, rischia una condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione al termine di un procedimento giudiziale con rito abbreviato.