Gli episodi di violenza sessuale su minori fanno rabbrividire, ma quando gli abusi si consumano tra le mura domestiche e l’orco è il padre e la vittima la figlia, allora tutto assume contorni ancor più raccapriccianti. Inimmaginabile lo stato d’animo di una bambina che dal ‘primo uomo’ della sua vita riceve non protezione, ma violenze che ledono fisicamente, ma soprattutto psicologicamente la piccola vittima. E la giovane protagonista di questa vicenda aveva solo 7 anni quando è iniziato il suo incubo. Attenzioni morbose da parte del papà che una volta diventata più grande e più forte ha deciso di denunciare facendo finire il papà davanti a un giudice che ha pronunciato per lui, un 43enne, sentenza di condanna a 7 anni di reclusione.
Le attenzioni morbose del padre da quando la piccola aveva 7 anni
La famiglia della giovane vittima, oggi 19enne, è di origini straniere, come racconta il Messaggero, ma decide di trasferirsi a Roma, forse per trovare una stabilità economica, uno stile di vita più sereno. Ma alla piccola protagonista di questa disavventura poco importa quali siano le loro condizioni economiche, lei vive con la mamma, il papà, la sorella e i nonni e tanto le basta per essere felice. Anche se il primo periodo nella Capitale lo trascorre in una catapecchia, ma non è rilevante per una bimba gioiosa e piena di vita. Poi arriva l’assegnazione di una casa dal Comune e la situazione è migliorata. Probabilmente per tutti così è stato, tranne per la bimba di 7 anni che inizia a ricevere attenzioni ‘particolari’ dal padre. Un gioco sotto le coperte, mani che si allungano in un crescendo sempre più pesante e pressante per la piccola vittima. Tutto dietro la promessa di ‘non dire niente a nessuno. È una cosa tra noi due’ le diceva il papà.
Il fidanzato ha convinto l’ormai giovane donna a denunciare l’accaduto
Gli anni passano, ma lo stato d’animo per gli abusi subiti restano. Finché un giorno l’ormai giovane donna trova l’amore al quale racconta tutte le violenze, le paure, le angosce. Il ragazzo le consiglia di parlare con la mamma, e lei lo fa, ma la donna sminuisce. Il fidanzato non intende far finire la vicenda nel dimenticatoio e allora mette la giovane in contatto con assistenti sociali e psicologa e così piano piano ergono i fatti. Un papà che ha abusato della sua bambina per anni, che oltre a toglierle l’innocenza le ha tolto la sicurezza e l’ha costretta in un mondo di paura.