Roma, la palestra diventa una trappola. Succede tutto nell’indifferenza generale fin quando la vicenda non diventa di dominio pubblico.
Roma, la vita delle palestre fra misteri e sotterfugi. Questi luoghi – dove si va principalmente per scaricare lo stress – sono fonte di altre trame che portano al benessere fisico, ma anche al malessere emotivo. La seconda ipotesi è meno battuta ma presente: chiedere a una 13enne che si è vista abusare prima dal personal trainer e poi da un’altra persona che si definiva poliziotto senza avere conferme e riscontri effettivi.
Una situazione andata avanti per diverso tempo, fin quando non è giunto il momento di mettere fine a questa complicata storia. Il punto lo mette il padre della giovane che, preoccupato dai racconti della bambina, fa mettere a soqquadro la palestra fin quando non emerge la dinamica del misfatto: non era da solo. Le autorità hanno agito insieme a lui.
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Roma, abusi in palestra: condannato a 6 anni il personal trainer
Il Tribunale di Roma ha condannato a 6 anni per abuso e violenza il personal trainer e si cerca di far luce sull’altra persona. Una situazione che può vedere finalmente la conclusione sperata, ma dopo la Giustizia ci sono i traumi da metabolizzare e digerire. Per questo la piccola sta seguendo un percorso di terapia per mettere a tacere ogni paura.
Per quanto possibile, naturalmente. Una brutta pagina familiare, con la preoccupazione dei cari e lo sgomento dei residenti, si chiude nel migliore (vista la situazione apparentemente senza riscontro) dei modi con un colpevole che dovrà pagare e soprattutto lontano da ulteriori ragazzi e ragazze destinati soltanto a crescere senza preoccupazioni. In special modo quando vanno in palestra: luogo di ritrovo, ma anche e soprattutto serenità. Fatica e condivisione, senza paura.