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Villa Pamphilj, cane ingurgita sostanze stupefacenti all’interno del parco

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Continuano i fenomeni di degrado all’interno di Villa Pamphilj, storico parco all’interno di Roma.

Questa volta vittima dell’abbandono dell’area verde è un cane, che all’interno di Villa Pamphilj ha ingurgitato sostanze tossiche per la propria salute. 

I controlli del veterinario hanno evidenziato come il cane abbia ingoiato un grosso quantitativo di hashish, che ha recato all’animale seri disturbi di salute.

Una grande paura per il padrone del cane, che poteva però essere tranquillamente evitata: da tempo immemore Villa Pamphilj è deposito di molte siringhe in terra, in una condizione di degrado che alimenta tante paure in quei cittadini fruitori abituali del parco. 

Sulla questione sono interventi i consiglieri della Lega, attraverso la voce di Daniele Catalano e Giovanni Picone: “Abbiamo notizie di un cane che dalle analisi risulta aver ingerito un grosso quantitativo di hashish durante una passeggiata a Villa Pamphilj con il padrone. Questo è solo l’ultimo caso delle segnalazioni che ormai con cadenza giornaliera continuiamo a ricevere da famiglie preoccupate dal ritrovamento di siringhe usate per strada, nei parchi e nelle aree giochi del quartiere da Villa Pamphilj, a villa Bonelli fino a Villa Flora“.

Continuano: “Purtroppo questo è il sintomo che ormai i nostri territori sono lasciati totalmente allo sbando più totale, ed è anche dimostrazione di come purtroppo il mercato della droga stia tornando molto forte come nei primi Anni 90 e che i servizi sociali non riescono più a fronteggiare questa emergenza. Parallelamente c’è un problema sicurezza, sia relativo allo spaccio che agli sbandati che girano indisturbati per le nostre strade”.

Concludono Daniele Catalano e Giovanni Picone: “Dopo il flop del bando regionale, dove i municipi hanno vergognosamente deciso di non partecipare, è opportuno fare chiarezza sullo stato di quei progetti più volte sbandierati dal M5S per l’installazione di telecamere nei luoghi più sensibili come parchi, stazioni ferroviarie ed uffici pubblici, sarebbe un primo importante passo anche per coadiuvare nella sorveglianza le forze dell’ordine”.

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