Un terzetto di pusher è finito in manette con l’accusa, non solo di detenzione illecita di stupefacenti, ma anche per porto abusivo di armi.
È stato nel corso di controlli, qualche giorno fa, che i militari della Compagnia di Monterotondo hanno notato uno strano andirivieni nei pressi dell’abitazione di un 30enne ristretto ai domiciliari. Un via vai che ha insospettito gli uomini dell’Arma che hanno deciso di capire cosa succedesse in quello stabile.
Il blitz dei Carabinieri dopo aver notato lo strano via vai
I Carabinieri, allora, hanno suonato al citofono e, proprio in quel frangente, hanno visto due uomini uscire dallo stabile e cercare di nascondersi all’interno del condominio per evitare di incappare in controlli. Ma sono stati prontamente fermati.
A seguire le forze dell’ordine hanno proceduto a una perquisizione domiciliare in casa del 30enne, nel corso della quale hanno rinvenuto un totale di 400 grammi di vari tipi di sostanza stupefacente, tra cui resina di hashish tipo “Crumble” – un estratto di canapa dalla consistenza solida – e cristalli di ecstasy, un disturbatore di frequenze ed una pistola tascabile calibro 22, nonché materiale per il confezionamento della droga ed alcune centinaia di euro in banconote di piccolo taglio.
I militari sequestrano la droga e la pistola calibro 22 trovate in casa
Quanto rinvenuto dai Carabinieri, droga e armi, è stato quindi posto sotto sequestro, mente per i tre uomini sono scattati gli arresti domiciliari, in attesa di dover comparire davanti al giudice per rispondere dei reati che vengono loro contestati ed essere processati con rito direttissimo.
Gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con pronuncia di sentenza irrevocabile.