Roma. La vespa orientalis, l’ennesima piaga Capitale che in queste settimane sta facendo parlare di sé a causa di una vera e propria invasione, costringe ora ad attuare anche delle misure speciali per alcuni istituti scolastici. In particolare per quelli localizzati nel Municipio I della città.
Allarme scuola per la vespa orientalis
Ad annunciare tali misure è stato il presidente della commissione Scuola, Alessandro Monciotti: “Le ditte che già attraverso appalto si occupano delle operazioni di disinfestazione nei nostri plessi saranno incaricate di fare un sopralluogo negli istituti, per capire se durante i mesi di chiusura l’imenottero abbia nidificato nella scuola”.
I check e i controlli in questione, come riportato anche da Repubblica, dovrebbero interessare, in modo particolare, l’area di Prati, che secondo Roma Capitale, la protezione civile e i privati che eliminano nidi di vespe, sarebbe decisamente la più colpita dalla orientalis durante le ultime settimane.
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Controlli anti-nido negli istituti
Ancora il piano non è stato emanato, ma nei prossimi giorni sarà definito e protocollato. Ad ogni modo, “l’intenzione è di partire praticamente da subito”, prosegue Monciotti. Le ditte, “che hanno già per le mani un cronoprogramma di interventi, si occuperanno anche di fare i sopralluoghi”. E questo sia all’interno che all’esterno degli istituti.
Tuttavia, rimane difficile, però, che si riescano a eseguire i controlli anche in quelle scuole che hanno deciso di anticipare a lunedì 12 la data di riapertura. Per questo, dunque, saranno proprio i dirigenti, insieme ai loro team, i primi osservatori. Al primo “ronzare” sospetto avviseranno il municipio, che si muoverà di conseguenza con l’invio della loro squadra.
Il piano da seguire
Il primo passo, in tutto questo, sarà mettere a disposizione delle scuole il numero verde della protezione civili e, allo stesso tempo, alzare il livello di attenzione sulla questione, con buon pratiche di informazione anche per gli studenti che frequentano tutti i giorni le aule e i giardini delle scuole. Il concetto di base è che il pericolo maggiore derivi dalla nidificazione, che dunque va scongiurata con un intervento diretto e preciso.
Attirate dal cibo nelle cucine
Fortemente attirate dagli odori, in particolare da quelli di carne e pesce, “queste vespe potrebbero trovare il modo di intrufolarsi in qualche modo negli ambienti delle cucine, anche con le finestre chiuse”, aggiunge Andrea Caroni, dirigente dell’istituto comprensivo Via delle Carine e rappresentante della Conferenza della Rete delle scuole, interrogato sulla questione.