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Valanga di multe sbagliate a Roma, cittadini fanno ricorso: il Comune ‘soccombe’

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Roma, rebus multe. I residenti contestano quella che è una vera e propria valanga di multe sbagliate: fioccano i ricorsi.

Roma, non c’è pace. Eterna rincorsa in una città che “eterna” lo è per storia e tradizione, ma anche la burocrazia non scherza: di recente a tenere banco tra i cittadini è il problema multe. Non è solo dovuto al nuovo codice della strada, c’è un problema legato alle segnalazioni: hanno aggiornato le specifiche ZTL. I varchi e le possibilità. Non solo: c’è tutta una serie di nuovi confini che ridisegnano la circolazione in maniera totale tra fascia verde e altre possibilità.

In tutto questo un numero – in percentuale – si eleva come campanello d’allarme: 85% dei ricorsi che gli utenti puntualmente fanno al Comune, centinaia – ad oggi – le multe sbagliate. Segnalazioni errate, trasgressioni fittizie. Il Comune prova a difendersi dicendo che i meccanismi sono nuovi e i terminali di rilevazione in aggiornamento, ma la situazione è critica soprattutto perché questo impone un giro economico non indifferente.

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Multe sbagliate a Roma: pioggia di ricorsi, Comune nel caos

I ricorsi chiamano a sé anche spese importanti che non tutti vogliono e possono permettersi a seconda della situazione. Questo fa il paio con la situazione legata alle ZTL: la protesta dei residenti continua. In tal senso si sono espressi anche importanti vip come Rita Dalla Chiesa, conduttrice ed esponente politico di un certo peso, ma la questione per Gualtieri è ben più grave.

Serve una soluzione rapida contro questa pioggia di ricorsi che rischia di monopolizzare la situazione con un effetto boomerang inaspettato ma prevedibile. La circolazione, a Roma, è intasata ma di ricorsi e modulistica. I feedback sono molto diversi dalle aspettative: colmare questo gap resta un imperativo tutt’altro che facile

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