Il CEM, Centro Educazione Motoria in via Ramazzini nel quartiere Portuense a Roma è una struttura riabilitativa, in convenzione con il Sistema Sanitario Regionale, in cui è possibile usufruire anche di attività di privato sociale. Inoltre, tra i servizi, anche quelli di attività residenziale, semi-residenziale, ambulatoriale e domiciliare. Il problema però è che quaranta pazienti sono rimasti con un solo infermiere.
Come riporta Fan Page, a denunciare pubblicamente il fatto sono state le famiglie dei ragazzi con disabilità ospiti del centro. “È il primo gennaio 2020. Al Cem la giornata è iniziata con la presenza di un solo operatore su due gruppi, composti dalla presenza di venti ragazzi. L’assistenza sotto i limiti della dignità, poiché la presente ha dovuto provvedere a tutto ciò che riguarda i ragazzi da sola. Lavarli, cambiarli e dargli da mangiare. Se questo è il modo di intendere l’assistenza a ragazzi con grave disabilità è inammissibile”, ha scritto un genitore su Facebook. Si tratta di una situazione che va avanti da un mese e che sta diventando sempre più insostenibile: le famiglie sperano che Asl Roma 3 e Regione Lazio trovino al più presto una soluzione.