Dopo giorni difficili, tra battaglie e polemiche, la Sfattoria degli Ultimi ha ottenuto un importante risultato dal Tar del Lazio, che ha accolto la domanda di sospensiva degli abbattimenti degli animali. Un sospiro di sollievo, ma momentaneo perché quella che poteva trasformarsi in una ‘mattanza’ è stata sì sospesa, ma fino al 12 settembre.
La soddisfazione della Brambilla
A darne notizia sul suo profilo Facebook è Michela Vittoria Brambilla di Forza Italia che scrive in un post: “Evviva finalmente oggi abbiamo avuto l’accoglimento pieno della richiesta di sospensiva inoltrata al TAR dalla Sfattoria degli ultimi con il supporto della nostra LEIDAA, insieme alle altre organizzazioni che leggete nel testo qui pubblicato. Abbattimento sospeso! Come ho sempre detto, portiamo avanti le nostre battaglie in tribunale.. e portiamo fatti non parole. Grazie a tutti coloro che si sono adoperati per questa causa. Ancora una volta, noi ci siamo”.
Gli animali sono salvi
Per il momento sono salvi i 140 animali, tra cinghiali e maiali, accolti dall’associazione situata alle porte di Roma, che è diventata un po’ una casa per i cuccioli (e non solo) maltrattati. I suini sarebbero dovuti essere soppressi con l’elettrochoc perché questa sembrava essere l’unica soluzione per ‘arginare’ e mettere le parola fine alla peste suina.
Il ricorso è stato presentato da Paola Samaritani, rappresentante dell’associazione, la Sfattoria degli Ultimi appunto, contro la Asl Roma 1 che voleva che gli animali fossero abbattuti.
Ma oltre all’associazione capitolina a sostenere le ragioni della Sfattoria degli Ultimi, che ha agito per la tutela dei 140 cinghiali e dei maiali, si sono costituite nel ricorso anche altre associazioni: OIPA, LEIDAA, EMPA, LNDC Animal Protection, Le.Al Odv, Tda – Comitato Tutela Diritti Animali. Tutte unite nella stessa battaglia, che è stata sostenuta, tra gli altri, anche da Andrea Cisternino e Claudio Locatelli – il giornalista combattente.
Leggi anche: Sfattoria degli Ultimi, il Tar rettifica: elettroshock sospeso solo fino al 18 agosto
La richiesta di un tavolo tecnico
Il giudice amministrativo ha condiviso la posizione assunta dagli organismi che operano per la tutela degli animali, che tutti sani e con il microchip. Tutti, quindi, ben lontani dal rischio della pesta suina.
Resta, comunque, la volontà di cercare una soluzione condivisa tra le parti, magari dando vita a un tavolo tecnico. Intanto, si tornerà a discutere dell’argomento il 12 settembre prossimo.
La ‘gioia’ del rifugio
Una piccola e momentanea ‘felicità’ per il rifugio, che sui social – lì dove ha sempre condiviso i post e le tappe della battaglia – ha pubblicato l’ennesimo messaggio. “Il Tar ha accolto l’istanza di revoca del 17 agosto, stabilendo che non verranno effettuati abbattimenti e che la Asl potrà solo monitorare la situazione e prescrivere tutte le misure precauzionali e le soluzioni di natura tecnica in modo da consentire la salvaguardia degli animali e il loro isolamento. Ringraziamo i nostri avvocati Angelita Caruocciolo e Giuseppe Calamo per aver lottato al nostro fianco, senza sosta fino al raggiungimento di questo obiettivo. Che felicità potervi dare, per una volta, una buona notizia”. In ogni caso, però, nulla è stato ancora deciso in maniera definitiva. E dal rifugio della Sfattoria degli Ultimi lo sanno bene. “Restiamo in allerta, perché nulla é ancora vinto, ma prendiamo tutti una boccata di ossigeno dopo un mese davvero difficile”.
Con la speranza di molti che la strada dell’abbattimento, quella che sembrava essere l’unica percorribile, continui ad essere ‘intralciata’. Fino alla definitiva chiusura e sospensione.